Blanco ha cantato Blu Celeste prima dell’Angelus del Papa: “L’amore è un’arma potentissima”
Vestito di Bianco, Blanco ha cantato davanti a 80 mila persone presenti per la messa del Papa nella giornata di Pasquetta. Il cantante, infatti, era stato annunciato, assieme a Matteo Romano come una delle sorprese pensate per accompagnare il pellegrinaggio di oltre 50 mila giovani, organizzato dal Servizio nazionale per la pastorale giovanile della Cei, e la cui esibizione era stata annunciata in conferenza stampa da don Michele Falabretti, responsabile del Servizio Nazionale. Blanco ha cominciato l'esibizione seduto sul pianoforte suonato dal suo produttore, Michelangelo, che aveva anche diretto l'orchestra del Festival di Sanremo vinto assieme a Mahmood grazie a "Brividi".
Il cantante ha scelto di cantare "Blu celeste", canzone che dà il titolo al suo album d'esordio e che è dedicata a un amico scomparso: "Quando il cielo si fa blu, penso solo a te Chissà come stai lassù ogni notte È blu celeste, è blu celeste È blu celeste" ha cantato davanti a una pizza San Pietro gremita di persone, chiudendo con un cuore formato con le mani nei confronti delle persone presenti sul posto che hanno ricambiato con un'ovazione. "Ho dedicato questa canzone a tutti quelli che hanno perso una persona importante. Oggi siamo tutti importanti, tutti questi ragazzi e vederci tutti insieme dico solo che l'amore è un'arma potentissima e si nota, oggi, si sente il calore, è veramente una cosa incredibile" ha detto il cantante alla fine della canzone, intervistato da Andrea Delogu.
Già prima di Sanremo il cantante era diventato un vero e proprio idolo per gli adolescenti del Paese, ma la vittoria al Festival gli ha portato enorme popolarità anche da un pubblico diverso da quello iniziale. Adesso, il cantante si sta preparando per l'Eurovision dove, con Mahmoo, parte da favorito. Nel presentare la sua presenza don Michele Falabretti aveva detto che "Blanco, con i suoi testi che raccontano fatiche, speranze e ferite, dà voce alle inquietudini e agli stati d’animo dei ragazzi, forse non di tutti, ma sicuramente di tanti. Non si può pensare di parlare con loro, di convincerli con ragionamenti o parole, se prima non si è disposti ad ascoltarli, senza la pretesa di annullare il loro mondo con un colpo di spugna, giudicandolo solo sporco e inadatto. Blanco è un regalo ricevuto e ridonato ai ragazzi".