Black Tarantella, il ritorno di Enzo Avitabile [INTERVISTA]
Tredici brani, di cui undici duetti con nomi di primo piano del panorama nazionale ed internazionale che, insieme, danno vita ad “un unico canto dedicato alla mia terra, all’amicizia e alla fratellanza”. E’ “Black Tarantella” (Cni Music), il nuovo album di Enzo Avitabile, presentato ieri pomeriggio al megastore Feltrinelli di Napoli davanti a centinaia di fan entusiasti. “La tarantella è un simbolo, un modo di essere che portiamo in giro per il mondo – ha spiegato il cantautore e sassofonista napoletano, che quest’anno festeggia 30 anni di carriera -. E’ black perché è meticcia e perché ci sono situazioni, nella vita, in cui ti viene spontaneo dire ‘la vedo nera’”.
In “Black Tarantella” c’è Napoli, c’è l’Italia, c’è il mondo. Avitabile dialoga in dialetto con Pino Daniele (“E’ ancora tiempo”), Co’Sang (“Mai Cchiù”), Raiz (“Aizamm' na mana”), Francesco Guccini (“Gerardo nuvola e’ polvere”), Franco Battiato (“No è No”), Mauro Pagani e Toumani Diabaté (“Soul Express”), Bob Geldof (“Suonn' a pastell'”), David Crosby (“E a maronn' accumparett' in Africa”), Idir (“Nun è Giusto”), Daby Touré (“Mane e Mane”), Enrique Morente (grande voce del flamenco, venuto a mancare pochi giorni dopo la registrazione di “Elì, Elì” e alla cui memoria è dedicato l’intero album). Completano la tracklist “A nnomme ‘e Dio” e “Nun vulimm' ‘a luna”. Fedeli compagni di viaggio, anche in questa nuova avventura musicale, i Bottari di Portico.
Tra i fan più appassionati di Avitabile c’è anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, presente ieri alla Feltrinelli insieme al manager dell’artista, Andrea Aragosa, al discografico Paolo Dossena e al giornalista Gianni Valentino. “Per i napoletani la musica di Enzo è un bene comune da preservare – ha dichiarato il primo cittadino -. Per me è una ricarica di ottimismo e di energia nei momenti più difficili. La musica ha un valore sociale e politico molto importante: libera il pensiero, aiuta a ragionare, spinge all’azione. In Black Tarantella Enzo esprime il concetto di appartenenza alla propria terra nella sua accezione più positiva, il suo è un contributo importante per il riscatto di questa terra”.