Beyoncé si difende
Beyoncé aveva ricevuto non poche critiche nei giorni scorsi per essersi esibita durante il concerto di Capodanno organizzato da uno dei figli del colonnello libico Geddafi, più precisamente Moutassim, spesso accusato di violenza sulle donne ma anche di connivenza e appoggio con i terroristi di matrice islamica.
Ovviamente la reazione della star, o meglio del suo staff, non si è fatta mancare, onde evitare di ledere eccessivamente all'immagine della diva Beyonce, già accusata ultimamente a causa dei tentativi del padre di farla risultare co-autrice di alcuni dei suoi brani a cui lei aveva, però, solo prestato la voce.
E così ecco una dichiarazione arrivata in fretta e furia sul website ufficiale della cantante che spiega i motivi della partecipazione di Beyoncé ad un tale evento così controverso: "Il party di St. Bart della vigilia di Capodanno, che ha visto l'esibizione di Beyoncé, è stato organizzato da Muatsim-Billah Geddafi, non suo fratello Moutassim Bilal "Annibale" Geddafi, come invece ha riportato la stampa. I suoi
agenti e la sua compagnia di management hanno preso la decisione di confermare l'esibizione privata. Il party che si tiene annualmente, ha una lunga storia di ospiti conosciuti a livello internazionale, sia Americani che stranieri, per eventi intorno al mondo, incluso Cannes.
In passato si sono già esibiti a St. Bart Timbaland, Enrique Iglesias e Mariah Carey. Il party di quest'anno ha visto poi in qualità di ospiti il cantante Usher, l'ex Amministratore Delegato della BET Bob Johnson, l'attrice Lindsay Lohan e dei veterani dell'industria musicale del calibro di Russell Simmons, Kevin Liles e L.A. Reid."
Valentina