Beyoncè criticata dopo il concerto privato per il figlio di Gheddafi
Non è passato inosservato – ed era presumibile – il concerto privato tenuto a Capodanno da Beyoncè al locale Nikki Beach, sull’isola caraibica di St Barts per il figlio del colonnello Gheddafi, Moutassim. Per l’esibizione la compagna di Jay-Z – anch’egli presente al concerto, insieme ad Usher – ha ricevuto 2 milioni di dollari.
Il motivo principale degli attacchi subiti da Beyoncè sarebbero da attribuire al fatto che Gheddafi jr. non sarebbe proprio uno stinco di santo, come del resto commentavamo nel nostro articolo pubblicato ieri 7 gennaio, visti i diversi episodi di violenza di cui si è macchiato nei confronti del sesso femminile.
Ma le critiche riguarderanno anche la parcella ricevuta dalla bella 28enne. A tal proposito Marc Lamont Hill, docente alla Columbia University, ha detto sarcasticamente alla CNN: “lo staff di Beyoncè sta scegliendo davvero con cura dove far fare i concerti alla sua assistita …”
Dal canto suo l’entourage di Gheddafi jr. si difende esclamando: "Per il party annuale sono sempre stati ingaggiati artisti di fama internazionale, sia Americani che stranieri, per eventi in tutto il Mondo, tra cui Cannes".
Biagio Chiariello