Bertrand Cantat: torna per la prima volta dopo il carcere l’ex leader dei Noir Désir
Del ritorno di Bertrand Cantat se ne parlava da almeno un anno, ma oggi abbiamo la conferma che il cantante dei Noir Désir tornerà a novembre con un album solista. Condannato a 8 anni per l'omicidio della compagna, l'attrice Marie Trintignant, avvenuto in Lituania 10 anni fa, Cantat è fuori dal carcere, in libertà vigilata, dal 2007. Da quel momento la sua attività pubblica si è drasticamente ridotta, così come quella musicale di uno dei gruppi più importanti di Francia, autore del successo internazionale "Le vent nous portera" e di canzoni come "L'Homme Pressé" e "Tostaki", tra le altre. Cantat, fino all'agosto del 2010, aveva il divieto totale di parlare pubblicamente e nelle sue opere dell'ex compagna.
Cantat pubblicherà un album – a cui ha collaborato l'ex-bassista dei Passion Fodder Pascal Humbert – che in una vecchia intervista lo stesso cantante descriveva come "molto personale". Un ritorno molto atteso, ma che presterà il fianco a critiche scontate, visto l'omicidio e le accuse che gli stanno piovendo addosso dopo la pubblicazione di un libro dei genitori dell'ex compagna del cantante Kristina Rady, che lo accusa di aver attuato troppe pressioni psicologiche sulla figlia. Cantat aveva già provato un ritorno con la sua band, nel 2010, quando aveva fatto uscire due inediti, ma l'esperienza finì quando il chitarrista Serge Teyssot-Gay lascio la band per "disaccordi emozionali, umani e musicali".
Da quel momento Cantat ha fatto pochissime apparizioni in pubblico e tutte con una coda polemica. Non si è mai esibito da solo, ma sempre invitato da amici musicisti quali Souleymane Diamanka e gli Eiffel che lo fecero suonare davanti a 2000 persone, arrivati al concerto, come molti hanno pensato, solo per lui. Il cantante bordelais ha scritto, poi, oltre che per se stesso anche per terzi, come Shaka Ponk ou Amadou et Mariam.
In un'intervista – una delle rare dopo il carcere – dell'anno scorso a Libération Cantat spiegò che bisognava "liberarsi" ("evacuer" nel testo originale): "È il primo lavoro. Liberarsi per poter lavorare. Ho la mia vita, non voglio che mi si scocci con queste cose. Ne ho viste e sentite di tutti i colori. Va bene così, ormai sono blindato. Ho già visto e sentito di tutto".
E chissà quante ancora dovrà sentirne e vederne ancora una delle voci e delle penne più amate – e da qualche anno più criticate – di Francia.
LE VENT NOUS PORTERA
L'HOMME PRESSÉ