Auguri Gianni Morandi, il cantante più social d’Italia compie 70 anni
Autoscatto 7.0, il titolo dell'ultimo album di Gianni Morandi, ovviamente, non è un titolo a caso, ma unisce questa sua nuova passione social con la sua età. Gianni Morandi compie oggi 70 anni, ma per l'Italia intera resta un ragazzino cristallizzato nell'iconografia storica del nostro Paese e sui social è quella l'immagine che pare voglia continuare a dare di sé. L'eterno ragazzo, infatti, da un anno e mezzo nutre la sua fanbase di selfie, o, per come ama dire lui, autoscatti: foto che lo ritraggono nella sua quotidianità, con il figlio Pietro, la moglie Anna, sempre presente, e soprattutto il verde, la natura e i suoi allenamenti e lo sport in generale (che lo ha portato a fondare la Nazionale Cantanti e a correre decine tra maratone e mezze maratone, comprese quella di New York). Oggi Gianni Morandi è quello. È questa sua voglia di essere al passo coi tempi che caratterizza oggi il cantante di intere generazioni (amato da nonne, madri, figli e nipoti) e poco importa ai suoi fan se tutta la costruzione social sia autentica o meno. Lui giura che che è così e credergli non costa nulla, anche se tutto questo parlare è stato un bellissimo lancio per questo suo ultimo album, costruito, per non venir meno alla caratteristica che lo vuole sempre il ragazzo disponibile con tutti, assieme al suo pubblico che ne ha scelto le canzoni preferite sulla sua pagina Facebook da oltre un milione di utenti.
Dal "latte" all'"Autoscatto 7.0″
Autoscatto 7.0 è nato così, mescolando sé al suo pubblico, regalando inediti e i brani che ne hanno scandito un'intera carriera, da "Uno su mille" a "In ginocchio da te", passando per "C'era un ragazzo che come me", "Canzoni stonate, "La fisarmonica", "Fragole e limone" e tante altre. Se "Andavo a cento all'ora" è il primo brano che gli dà notorietà è "Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte" (anch'essa inclusa nel best of) a dargli il successo nazionale e dando il la a quella che sarà la storia artistica di un personaggio che non si fermerà alla musica, ma che partendo da essa riuscirà a coprire, sempre con successo, anche i ruoli di attore e presentatore. Era il 1962 e ne è passata di acqua sotto i ponti, mettendo in cantiere le vittorie al Cantagiro (2), a Canzonissima (3) e soprattutto al Festival di Sanremo, nel 1987 dove assieme a Umberto Tozzi ed Enrico Ruggeri vinse con "Si può dare di più".
Il Festival di Sanremo vissuto da presentatore
Proprio Sanremo sarà un capitolo importante della sua vita da presentatore. Morandi, infatti, lo conduce per due anni, nel 2011 e nel 2012. Il primo anno è affiancato da Belén e Elisabetta Canalis in un'edizione in cui vinse Roberto Vecchioni. L'anno successivo, invece, la vittoria andò a Emma Marrone; in questa edizione il suo duetto con Adriano Celentano (in "Ti penso e cambia il mondo") raggiunse i 18 milioni di spettatori.
"Canzoni d'amore che fanno bene al cuore"
Morandi è un caso unico al giorno d'oggi. Non c'è nessun altro cantante, infatti, in grado di suscitare un amore indistinto e una capacità di creare il cosiddetto "engagement", una delle principali unità di misura di gradimento al tempo dei social. Passare da un diario cartaceo – quello che da anni raccoglie i pensieri più intimi del cantante – a un diario pubblico, aperto a commenti e critiche non è semplice e gestirsela, quella vita, rispondendo, sopportando critiche, essendo costante nel suo rapporto con i suoi fan è un lavoro duro anche per chi lo fa per mestiere. E per questo non vogliamo cedere al dubbio della costruzione ad hoc, ma preferiamo continuare a nutrirci – nelle nostre vite digitali – anche di quella quotidianità e soprattutto dei suoi pezzi, di quelle "canzoni d'amore che fanno ancora bene al cuore".