Auguri a Bob Marley, la cui vita diventa un musical per bambini
Se diciamo reggae diciamo Bob Marley, almeno per la maggior parte degli ascoltatori musicali. Figura fondamentale anche per la musica tout court Robert Nesta Marley, meglio conosciuto come Bob, appunto, ha portato nel mondo il genere e la filosofia rasta, diventando egli stesso un mito per tantissime persone. Un volto che riempie bandiere, muri, poster e soprattutto un simbolo di giustizia sociale e pace, visto il suo impegno per la libertà e i diritti, contro ogni forma di schiavitù, fisica e mentale. Il cantante nacque il 6 febbraio del 1945 a Nine Mile, Giamaica (ovviamente diventato luogo di culto per i fan) e morì a Miami nel maggio del 1981 a causa di un tumore con cui lottò per svariati anni.
È stato autore di successi internazionali come "Redemption Song", "I Shot The Sheriff", "Could You Be Loved", "No Woman, No Cry" e nonostante siano passati anni dalla sua morte, il suo mito rimane ben vivo grazie anche all'impegno dei figli (sono tredici in tutto tra figli naturali e adottati) che ne custodiscono la memoria. La figlia Cedella Marley, primogenita del cantante, infatti, ha reso la vita del padre un musical per i bambini a Broadway che si chiama "Bob Marley – Three Little Birds" e debutterà domani 7 febbraio al New Victory Theater di New York City.
"Voglio che mio padre parli ai bambini attraverso la sua musica" ha dichiarato la donna all'Associated Press aggiungendo che le piacerebbe che lo spettacolo "possa portare un po' di Giamaica a bambini che forse non l'hanno mai sentita".