Ascolta in anteprima “Nuovo Ordine Mondiale” de IL BRIC (ESCLUSIVA)
IL BRIC (acronimo dei paesi emergenti Brasile, Russia, India e Cina), è un nuovissimo progetto ispirato dai nuovi equilibri geopolitici mondiali. Artefici dell'operazione sono 3 musicisti baresi noti nella scena locale per aver militato in varie formazioni quali Quarta Parete e Compagni Di Merengue per citare le principali e, per i casi della vita, appassionati di cultura cinese russa e brasiliana. I tre si interrogano sulla crisi della società, del pensiero e della cultura occidentale (Europa e Stati Uniti in primis) dalla quale emergono nuove potenze economiche con nuovi modelli culturali e sociali: “L’Occidente, almeno come lo conosciamo noi, è in crisi, ma crede, come se fosse una entità eterna, di poter ancora guidare gli stili, le tendenze, i suoni. Crede che ai cinesi e i brasiliani DEBBA piacere l’indie rock. Ma non capisce che la crisi non è solo economica, ma culturale. L’Europa ha già dato tutto quello che doveva dare. E ora deve fare spazio alle culture e alle nuove sonorità che appaiono sulla scena mondiale. Senza prepotenza. Senza Coca Cola, Hollywood e Desert Storms. Ma con Samba, Taoismo e Bollywood. IL BRIC è un po’ il simbolo di questo nuovo ordine mondiale. Un club geopolitico, una allenza tra pari: Brasile (B), Russia (R), India (I) e Cina (C). Piu del 40% della popolazione mondiale. Un quarto della superficie del pianeta. Questi paesi assumono progressivamente il controllo dell’economia mondiale. Sorridono, sono ottimisti. Fanno affari, fanno film. E fanno musica".
IL BRIC racconta tutto questo nel suo album "Nuovo ordine mondiale" che Fanpage vi fa ascoltare in anteprima.
"Che ci fanno insieme una cantante di bossa nova, un pescatore della Kamchtcka, una produttrice cinematografica di Mumbay e un ingegnere elettronico nativo di Kunming? Ancora non lo sappiamo ma è quello che intendiamo scoprire”. Nel 2001 Jim O’Neill (presidente di Goldman Sachs Asset Management) nel celebre saggio “Building Better Global Economic Brics” sostiene che la crescente importanza dei paesi fino ad allora considerati “emergenti” (Brasile, Russia, India e Cina) avrebbe stravolto l’assetto politico-economico dell’intero pianeta. A distanza di più di un decennio questa non può essere più considerata una mera ipotesi e appare evidente che nel nuovo ordine mondiale l'equazione “globalizzazione= americanizzazione” sarà da considerare non più valida. La band, che prende il nome di un acronimo geopolitico, si propone di sviluppare e divulgare i temi che nascono da questa riflessione: ha ancora senso parteggiare per l’occidente? Il liberismo è giunto al capolinea? I nuovi modelli culturali provenienti dai paesi BRIC imporranno una nuova valutazione dei diritti civili? Possiamo considerare ancora valide le categorie assiologiche occidentali usate fino a oggi per regolamentare i mercati? Possiamo fare a meno dei sindacati? Questi temi vengono sviluppati con ironia, arguzia e personalità nei testi del disco con l’utilizzo indiscriminato di termini cinesi, indiani, portoghesi e russi. Dalla misteriosa area culturale BRIC iniziamo ad ascoltare stili musicali dagli strani nomi: mandopop, tecnobrega, borbannadir, lavani. La cifra stilistica e di genere è una sorta di Electro Word Music: oltre agli strumenti canonici, infatti, vengono impiegati strumenti etnici e strumenti elettronici; la commistione e la sperimentazione non ha barriere, è possibile ascoltare un synth tecno che viaggia a braccetto con una ensamble di archi o una chitarra distorta che vibra su un tappeto di pad celestiale.
Tracklist
1. Sovkhoz & Kolkhoz 3:14
2. Radici 2:57
3. Le logiche Del Market 4:18
4. Un Inno Nazionale 4:20
5. War Games (Nuovo Ordine Mondiale) 3:46
6. Il Mio Giardino 3:49
7. Falas De Amor 3:28
8. Silicia 3:39
9. Dalla Cina Con furgone 3:19
10. Sussidiario 1.0 3:22