Arriva in Italia Play Music, il servizio streaming musicale di Google
E, come preannunciato, anche in Italia – e in svariate altre nazioni europee come Austria, Belgio, Spagna, Portogallo, Irlanda, Francia, Lussemburgo e Inghilterra – sbarca il nuovo servizio streaming di Google, ovvero Google Play Music Unlimited. Il servizio, che non differisce molto da quello dei diretti concorrenti – uno su tutti Spotify – permette di ascoltare online una libreria di 18 milioni di canzoni e sarà disponibile anche su tutti i dispositivi Android oltre che sul sito play.google.com. Come per gli altri sarà possibile, a determinate condizioni, ascoltare i brani offline e anche qui sarà possibile creare playlist, ascoltare quelle degli altri, avere le raccomandazioni dello staff editoriale di Google e creare radio personalizzate.
Fino ad ora il servizio era disponibile solo per acquistare brani, album e caricare la propria musica digitale da ascoltare ovunque, mentre da oggi quella stessa musica potremmo ascoltarla in streaming. Qual è la differenza con gli altri siti non è chiarissima, quello in cui sicuramente GPM differisce è nelle offerte, perché se sulle altre piattaforme è possibile, almeno su pc, poter ascoltare anche gratuitamente i brani – a costo di ascoltarsi ogni tanto un po' di pubblicità – il servizio dell'azienda di Mountain View non permette la gratuità se non per il primo mese. Alla scadenza dei 30 giorni, infatti, scatta un abbonamento obbligatorio: per chi si abbona entro il 15 settembre l'offerta permette di pagare 7,99€ che diventano 9,99€ per chi lo fa dopo.
"Con il lancio di oggi, Google Play fa un passo per avvicinarsi alla destinazione finale del vostro intrattenimento digitale, in cui potrete trovare, godere e condividere le vostre app preferite, i giochi, i libri, i film, le riviste, le trasmissioni tv e la musica sul vostro Android o sul tablet" ha detto Paul Joyce, product manager di Google Play Music.
Proprio oggi, intanto Daniel Ek, capo di Spotify, ha parlato della propria piattaforma e di come sia sostenibile economicamente, nonostante le perdite attuali, ma ha parlato anche dei rivali, compreso Google per cui non ha avuto belle parole: "Per quanto riguarda Google è un po' come se dicessero ‘oh, abbiamo bisogno di qualcosa che ha a che fare con la musica perché Apple ha qualcosa che ha a che fare con la musica".
La guerra dello streaming ha un competitor in più anche in Italia.