Sanremo 2016, Arisa canta ‘Guardando il Cielo’ al Festival
Arisa torna al Festival di Sanremo 2016, che si terrà dal 9 al 13 febbraio con la canzone ‘Guardando il Cielo‘, canzone scritta da Giuseppe Anastasi. Ormai Arisa è un habituée del palco dell'Ariston, dove è stata sia da cantante che da presentatrice, vincendone anche un'edizione. Il suo ritorno, insomma non era scontato, eppure il presentatore Carlo Conti ha voluto che fosse ancora con sé, ma questa volta facendola tornare al suo ruolo originario, quello di cantante, dopo che lo scorso anno lo affiancò assieme alla collega Emma e a Rocio Mugnoz Moralez, co-conduttrici dell'edizione vinta da Il Volo.
La cover di Arisa al Festival di Sanremo 2016: ‘Cuore' di Rita Pavone
Nella serata delle cover, poi, Arisa renderà omaggio a Rita Pavone interpretando ‘Cuore', cover italiana di Heart (I Hear Your Beat) di Phil Spector, scritta da Barry Mann e Cynthia Weil, che per l'occasione è stato arrangiato da Nicolò Fragile in collaborazione con Giuseppe Barbera e la stessa cantante, con i primo che dirigerà anche l'orchestra in quella occasione, sostituito per la canzone in gara da Barbera.
Le partecipazioni di Arisa al Festival di Sanremo
Arisa, come detto, a Sanremo ha costruito parte della carriera, riuscendosi a piazzare in alto ad ogni partecipazione: nel 2009 esordì tra i giovani con ‘Sincerità' che vinse a mani basse, posizionandosi davanti a Malika Ayane, dandole la possibilità di presentarsi anche l'anno successivo con ‘Malamorenò' che non arrivò sul podio, pur risultando uno dei brani più cantati dell'edizione. Nel 2012 arriva vicina alla vittoria con il brano ‘La notte', ma la vittoria le è strappata da Emma, e ci sarà bisogno di aspettare il 2014 per levarsi la soddisfazione di mettersi tutti alle spalle con ‘Controvento' con cui si aggiudica la 64ª edizione del Festival.
Il nuovo album di Arisa
‘Guardando il Cielo' sarà anche il titolo del nuovo album della cantante che uscirà il 12 febbraio e vedrà molte collaborazioni tra cui quelle con l'autrice Federica Abbate, il poeta e artista Alfredo Rapetti Mogol in arte Cheope, Andres Diamond e Don Joe e l’ultimo arrangiamento curato dal maestro Carlo U. Rossi.
Sanremo 2016: il testo di Arisa ‘Infinite volte' in gara al Festival
Se tu mi chiedi cosa faccio in questa vita amico mio
La sola cosa che so dirti è non lo so nemmeno io
Viviamo tempi troppo austeri
Siamo animali di città
Eppure sai che ogni notte prima di dormire io
Che ho preso tutto da mia nonna faccio una preghiera a Dio
Potrà sembrarti rituale però a me dà serenità
Con la certezza che ci sia
Una realtà che va al di là di questa comprensione mia
Potrai chiamarla anche magia
Per me adesso si chiama universo
Stringo i pugni e rido ancora che la vita è questa sola
Se un giorno un’altra vita arriverà
Mi sono già promessa di non viverla in città e quindi
Di ogni giorno prendo il buono
Tanto a cosa serve a un uomo
Svegliarsi e dire che oggi non andrà
È troppo presuntuosa la previsione di una verità
Se tu mi chiedi cosa faccio in questa vita amico mio
La sola cosa che so dirti è non lo so nemmeno io
Viviamo tempi troppo austeri in queste stupide città
Ma ho la certezza che ci sia
Una realtà che va al di là di questa comprensione mia
Potrai chiamarla anche utopia
Per me adesso è solo universo
Stringo i pugni e rido ancora
Che la vita è questa sola
Se un giorno un’altra vita arriverà
Mi sono già promessa di non viverla in città
Di ogni giorno prendo il buono
Tanto a cosa serve a un uomo
Svegliarsi e dire che oggi non andrà
È troppo presuntuosa la previsione di una verità
Di una verità
Di una verità
Di una verità