Anna: “Dopo Bando non mi sentivo accettata, oggi la scena è diventata meno bigotta”
Una festa enorme, per far prendere bene la gente, con un Ep: "Lista 47" di Anna Pepe rappresenta questo, un party a tutti gli effetti. In questo viaggio estivo, con uno sguardo allo slang e all'immaginario USA, Anna ha invitato rapper multiplatino come Lazza, Mambo, Rondodasosa e la new wave degli Sling, ormai non più una scoperta da TikTok con il successo di "Thick". L'italiano e l'inglese che si intrecciano, creano un linguaggio che ha attratto, sin dai primi mesi dopo "Bando", tutti i fan più giovani di Anna Pepe, che ricorda quel periodo: "L’Italia è diventata un po’ meno bigotta, la scena soprattutto: prima erano tutti un po’ giudiconi sul flow, sulle rime e su tanto altro. Adesso la prendono un po’ più alla leggera". Una frecciatina anche a chi, dopo aver criticato il successo su cassa dritta di "Bando", si è snaturato per provare a raccogliere le briciole di quella nuova wave musicale: "Avevo visto tanti artisti, che non avevano mai cantato su cassa dritta, cercare di cavalcare l’onda, snaturandosi. Cose imbarazzanti ai tempi". Sette tracce, prodotte da Young Miles, NKO, Finesse, Andry The Hitmaker e Drillionaire. L'intervista ad Anna qui.
Perché il tuo primo Ep si chiama "Lista 47"?
Il concetto di questo Ep è una festa organizzata da me e io sono la capo Pr. Il 47 è il mio numero fortunato e in copertina ci sono io che sto chiamando per invitare gente alla mia festa.
Se ci fosse un solo invito valido, chi inviteresti?
Inviterei Nick Minaj, il mio idolo da sempre. Sarebbe la prima nella lista.
"Guarda come si ricredono mi ha detto pà dall’inizio ci ho creduto giuro fino in fondo" canti in “Solo Andata”: quanto è stato importante l’appoggio della tua famiglia nel tuo percorso musicale?
La mia famiglia mi ha sempre lasciata libera di fare ciò che volevo, questo è il motivo per cui mi sono sempre stata libera di esprimermi e non mi sentivo mai fuori luogo. Supporto della famiglia fondamentale.
"Anna ha settato il trend, ma va bè, ora non fanno trap, fanno rap, sopra le basi da discoteca" canti in "Loca". Una frecciatina a qualcuno in particolare?
Quella frase, insieme alla canzone, la scrissi dopo "Bando", infatti la linea melodica è la stessa: cassa dritta e tamarrata. L’avevo scritta perché era il periodo in cui, esplosa "Bando", avevo visto tanti artisti che non avevano mai cantato su cassa dritta, cercare di cavalcare l’onda, snaturandosi. Cose imbarazzanti ai tempi. Chi la sa fare bene in Italia, e si sa, ha il mio rispetto completamente.
Hai invitato artisti che, come te, utilizzano uno slang e un immaginario USA molto forte. Quanto sono stati importanti nella visione dell'Ep?
Sicuramente sono stati fondamentali. Ho scelto artisti che nella loro musica utilizzano lo slang, mischiano italiano e inglese, come Mambo, gli Slings e Rondodasosa. Credo sia stata una scelta precisa e sono contenta che abbiano spaccato.
Credi che il pubblico più giovane, che si è affacciato alla tua musica, si stia aprendo alle lingue e alle sonorità estere?
Voglio educarli, faccio la maestra (ride ndr). L’Italia è l’unico paese in cui non è scontato sapere l’inglese, laddove in qualsiasi altra parte del mondo lo parlano tutti. Devono acculturarsi i miei cuccioli.
Come si è costruito il tuo rapporto con Young Miles e quale direzione sta prendendo il tuo suono?
Io e Miles andiamo tanto d’accordo, siamo fratelli ormai. Siamo cresciuti insieme, anche musicalmente. C’è tanto rapporto umano che influisce anche sulla musica. Mi trovo da Dio con lui.
Quale pensi sia il singolo che si ballerà maggiormente quest’estate?
Loca, ma anche quella con Rondo. Non volevo fare una cosa aggressiva con lui, e quindi l’ho portato un po’ nel mio mondo. Una cosa più delicata, happy, per far prendere bene alla gente.
Quanto è cambiato, secondo te, l’universo di TikTok e il rapporto dei creator con la musica italiana da "Bando" a "Thick" degli Slings, che sono anche nel tuo Ep?
Sicuramente abbiamo coinvolto tanti giovani e la musica si sta adattando a questo processo. L’Italia è diventata un po’ meno bigotta, la scena soprattutto: prima erano tutti un po’ giudiconi sul flow, sulle rime e su tanto altro. Adesso la prendono un po’ più alla leggera. Per adesso io voglio far divertire le persone, non voglio far piangere la gente. Poi sicuramente arriverà quel momento, però il concetto di questo Ep è far divertire le persone.
C'è qualche critica dei primi mesi, dopo "Bando", che ti ha fatto male? Che ti ha provocato una sensazione negativa?
All’inizio mi sentivo un pesce fuor d’acqua, non mi sentivo tanto accettata. Piano piano, col tempo, ho imparato tanto e sono felice di me stessa, per aver lavorato bene.