Anna Oxa esclusa dal Festival di Sanremo 2013 per colpa della politica
E' un'inedita Anna Oxa quella intervistata da Platinette durante il programma radiofonico Plati-Network. Non ha digerito l'esclusione al Festival e dopo aver partecipato la settimana scorsa ad un sit in di protesta organizzato dai suoi fan romani, affronta per la prima volta la spinosa questione inveendo contro la classe politica italiana. La Oxa racconta che la sua partecipazione era già confermata ma in seguito ad un litigio furibondo tutte le carte in tavola sono state rimescolate e lei è stata esclusa dai 14 Big in gara:
Io ero giù confermata nel cast; poi è accaduta una litigata pazzesca e io, come altri, sono stata esclusa. Uno non può delegare la propria esistenza, in un momento storico come questo, a una politica fallata, a una politica che sta piegando una popolazione che è stata sempre famosa per la sua creatività. Il sistema lavora sulla grande comunicazione come mezzo per annullare la volontà e l'azione delle persone e indebolire la spina dorsale di questi giovani che pur di essere in televisione diranno sempre che è tutto fantastico.
"Voglio che la gente si svegli, che capisca quello che accade, che è stata la politica a preparare tutto questo" – L'artista esclusa dal Festival di Sanremo 2013 racconta che da questo momento in poi si impegnerà anche per le generazioni del futuro, affinché chi voglia vivere di musica o che voglia fare di un'arte creativa un mestiere non debba essere escluso dal circuito del lavoro in Italia. Non è l'esclusione in sé difficile da digerire, ma l'intero sistema politico italiano che ha reso tutto più complicato. La Oxa conferma che da adesso in avanti non starà più a guardare passivamente ciò che la classe politica sta facendo degli italiani:
Artisti che sono affermati come me non si sono mica tanto dati da fare nella vita per creare un movimento e fare in modo che le prossime leve abbiano un futuro, che la creatività sia un mestiere, non che dalla Fornero sia esclusa la creatività e non debba esistere. Io non voglio far parte di un popolo che sta a guardare. Non voglio far parte di un popolo che sta a guardare. Voglio manifestare e non manifestare per la polemica. La polemica è una cosa bassa, la polemica è fatta per le osterie. Io voglio che la gente si svegli, che capisca quello che accade, che è stata la politica a preparare tutto questo.
Anna Oxa non è sola nella sua battaglia contro il sistema politico italiano – Le sue affermazioni alla trasmissione radiofonica riprendono ciò che aveva scritto in una lettera poco dopo il sit in di Roma organizzato dai suoi fan. Nella sua battaglia contro il sistema politico italiano non è sola, dalla sua parte ha i sostenitori, coloro che hanno seguito il suo percorso artistico e che non accettano l'imposizione del potere politico anche sulle arti in Italia:
Mi ha reso felice constatare che coloro che hanno seguito e vissuto con me il mio percorso creativo non accettino l’imposizione di un sistema che non difende quanto di creativo, di artistico e di storico c’è nel nostro paese.