Anche la Obama nell’album delle Ibeyi, “Ash”: “Cantiamo per dare coscienza alle donne”
Si chiama "Ash" il nuovo album delle gemelle franco-cubane Ibeyi che esce il 29 settembre su XL Recordings a due anni dall'esordio omonimo del 2015. Un esordio fulminante per le Ibeyi che grazie a quell'album e quelle sonorità conquistarono il plauso di molti artisti più noti, da Beyoncé a Prince e che oggi tornano forti di un album importante, nei suoni, che pescano da varie culture, nei testi, che pongono sempre più l'attenzione sulle condizioni della donna oggi ed è arricchito da collaborazioni importanti (Kamasi Washington, Mala Rodriguez, Chilly Gonzales e Meshell Ndegeocello) e campionamenti che si incastrano alla perfezione nel puzzle sonoro e tematico costruito dalle cantanti: "È tutto un mix, è quello che ci piace della musica e succede anche nella nostra musica, mischiamo tutto, le nostre culture, la musica che ci piace e che ascoltiamo e siamo molto orgogliose della cultura cubana, è incredibile cantare quelle canzoni ogni sera".
In "Ash" pop, hip hop, elettronica e Yorùbà
Tra suoni pop, hip-hop, elettronici e presi dalla musica tradizionale Yorùbà, infatti, Lisa-Kaindé e Naomi "tematiche che avevamo nella pancia da anni e di cui parlavamo nelle nostre vite private" che non erano ancora pronte ad affrontare nel primo album, che trattava del loro passato, delle origini e delle perdite. Dopo quel primo lavoro, quindi, c'erano tutte le basi per tornate a "scrivere e cantare canzoni per le donne, volevamo dare coscienza alle donne e a noi stesse" come hanno dichiarato a Fanpage.it, e per questo motivo hanno scelto, assieme al produttore Richard Russell un campionamento tratto da un discorso della Obama: "Siamo molto lontani dal raggiungere l'eguaglianza dei diritti tra uomini e donne, nel sample, per esempio, la Obama dice che le ragazze hanno problemi anche nel poter andare a scuola".
Le donne forti della loro vita
E le donne sono state fondamentale, nella loro formazione personale e artistica: "Amiamo le donne forti, ce ne sono molte nella nostra vita: direi soprattutto nostra madre e nostra nonna, ma anche Frida Khalo, che è nel disco, ma anche musiciste come Meshell Ndegeoncello, Nina Simone o Angela Davis col il cui poster in camera siamo cresciute".
La collaborazione con Kamasi Washington
Un album che affronta anche la spiritualità e che parla di vita, come accade in "Deathless", dove cantano "Whatever happens we are deathless” ("Qualunque cosa accada, siamo immortali"). E proprio in questa canzone si sente uno dei sassofoni più amati di questi ultimi anni, quello di Kamasi Washington, star del jazz mondiale, e collaboratore, tra gli altri di Kendrick Lamar, una delle stelle dell'hip hop e della musica tout court americana: "Per questo disco, è per come sono fatte le canzoni che abbiamo invitato alcuni artisti, abbiamo fatto in modo che non fossero collaborazioni forzate, per esempio in "Deathless" è ovvio che ci volesse Kamasi Washington e lo stesso con gli altri, erano canzoni che avevano bisogno di questi artisti".
Il ritorno a Cuba
Le Ibeyi, poi, parlano anche di un loro ritorno a Cuba: "Abbiamo già suonato a Cuba lo scorso anno e abbiamo programmato di tornarci, ma lo vogliamo fare quando avremo già fatto altri concerti, quindi immagino che non sarà quest'anno"