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Anche i Pink Floyd cedono al fascino di Spotify. In streaming tutta la discografia

Da oggi i fan dei Pink Floyd potranno ascoltare il catalogo dei loro beniamini in streaming, grazie all’accordo che il gruppo ha raggiunto con la piattaforma svedese Spotify.
A cura di Francesco Raiola
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Un regalo inaspettato per gli utenti della piattaforma svedese che da oggi avranno a disposizione in free listening tutto il catalogo di Roger Waters e soci. L'accordo affinché si sbloccasse l'intera discografia dei Pink Floyd era il milione di ascolti in una settimana di “Wish You were here” da parte dei fan. La canzone era stata caricata il 14 giugno e la notizia era stata annunciata anche dalla pagina twitter della band. Un risultato che non era difficile immaginare vincente, vista la popolarità di cui, tutt'oggi, gode il gruppo.

Proprio quest'anno, poi, ricorrono i 40 anni di uno degli album che hanno cambiato la storia della musica mondiale, ovvero quel “The dark side of the moon” che contiene successi come “Time”, “Money” e “Us and Them”, oltre ai bellissimi vocalizzi di “The great gig in the sky”. Uscito il 24 marzo del 1973 l'album fu il primo dei Pink Floyd a raggiungere la vetta della classifica Usa.

Spotify aggiunge, così, un altro tassello – dopo aver acquisito i diritti dei Metallica e dell'ex Beatles Paul McCartney – al suo progetto di far pagare lo streaming musicale continuo, piuttosto che comprare album digitali o singoli pezzi, in chiara competizione col principale avversario, la Apple. “È un grande giorno per i fan del prog-rock, ma è anche un grande giorno per i giovani fan che devono ancora essere veramente introdotti al magico mondo dei Pink Floyd – ha dichiarato il chief content officer di Spotify Ken Park al Guardian.

Spotify non è l'unica piattaforma streaming, però, ad avere l'esclusiva del catalogo, ma è l'unica che lo offre gratuitamente, dopo essere riuscita a convincere il management del gruppo, che solo un anno fa si rifiutava di darlo a condizioni che non fossero quelle di un abbonamento.

Un cambio di rotta dovuto, probabilmente, alla sempre maggiore consapevolezza che lo streaming sta diventando un punto fermo dell'industria musicale.

Ecco, ora, come dice Spin, se solo i Led Zeppelin riuscissero a trovare quel maledetto accordo

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