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Amedeo Preziosi, da Youtube ad “Anche se non trappo”, storia di un successo: “Fai quello che ami”

Prima Youtube, poi Facebook, poi la musica: la storia di Amedeo Preziosi comincia presto e diventa di successo online grazie ai suoi video sulle piattaforme social. Poche settimane fa è uscito il video di “Anche se non trappo”, in cui collabora con Dj Matrix e Gabry Ponte e gli abbiamo chiesto come è nata la sua carriera.
A cura di Francesco Raiola
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Facebook star, youtuber, cantante, artista nel roster Newtopia – la società di Fedez – sono tante le anime di Amedeo Preziosi, 23enne che da qualche anno è uno dei creator più seguiti e amati della piattaforma video di Youtube su cui carica video di varie tipologie, compresi quelli musicali. È di poco tempo fa, ad esempio, la sua partecipazione in "Anche se non trappo" canzone di Dj Matrix che vede anche la collaborazione di Gabry Ponte, uno dei dj italiani più noti e in cui preziosi canta, appunto. La rete gli ha dato una buona popolarità, ma è la musica il campo in cui vorrebbe investire più e più tempo: "Spero vivamente di riuscire a sfondare nell’ambito discografico in futuro" dice a Fanpage.it a cui svela di avere comunque qualcosa in cantiere.

“Sotto il mio culo non ho Lamborghini ma faccio comunque milioni di like”. Il riferimento è chiaro, ma facciamo un passo indietro: come sei arrivato a fare milioni di like? Chi è Amedeo Preziosi?

Sono un ragazzo di 23 anni a cui è sempre piaciuto cercare di strappare un sorriso con le mie stupidaggini. Il successo che ho ottenuto in questi anni è stato del tutto inaspettato, quando ero ragazzino non mi sarei mai immaginato tutto questo, non ho mai puntato a diventare famoso, ho semplicemente fatto ciò che mi divertiva e mi è andata piuttosto bene. Come dico sempre, mai iniziare qualcosa con l’obbiettivo di arrivare ad avere successo o esso non arriverà mai, bisogna fare semplicemente ciò che si ama e soprattutto qualcosa in cui si crede davvero e il successo arriverà da sé.

L’ultimo dei video musicali è “Anche se non trappo”: come nasce la canzone e l’incontro con Dj Matrix e Gabry Ponte?

La canzone è nata da un’idea di Dj Matrix, che è un caro amico che conosco ormai da molti anni, non è il primo singolo che faccio con lui. “Anche se non trappo”, un pezzo con una morale sul provare a farsi sentire comunque, rischiare e buttarsi anche senza seguire per forza la moda e le tendenze del momento, mischiato ad una sorta di critica agli stereotipi della musica trap. Sono un grande fan della musica rock, e appena sentii la demo, un misto di chitarre elettriche e psy dance, mi innamorai subito e dissi a Matrix che quel pezzo avrei voluto farlo io a tutti i costi. Ho una grande ammirazione per Gabry Ponte e lo reputo uno dei migliori dj italiani di tutti i tempi. Lo conobbi nel camerino di una serata all’Alcatraz di Milano, l’ospite era appunto il buon Matrix, io gli chiesi una foto e lui mi chiese il numero, non sapevo neanche il perché lo volesse ma ero troppo contento e non mi interessava. Mentre stavamo lavorando al pezzo, Matrix mi mandò un messaggio dicendomi che Gabry aveva sentito il pezzo e che lo reputava una bomba, si offrì di fare al progetto, inutile dire che sia io sia Matrix non esitammo neanche un secondo ad accettare.

Insomma, il mondo della trap non ti entusiasma: dimmi pro e contro della scena, secondo te.

Il mondo della trap non mi entusiasma, anche se devo ammettere che qualcosina ogni tanto ascolto, alcune canzoni qualche melodia e sonorità carine ce le hanno. Della trap non mi piace solo una cosa, lo spacciarsi per qualcuno che in realtà non si è. Per i ragazzini, il parlare continuamente di droghe, armi e polizia, credo che li faccia sentire dei veri duri, dei gangster che in realtà non sono. Anche io da ragazzetto ho fatto le mie stupidaggini che mi facevano sentire in qualche modo un “figo”, ma crescendo ci si accorge che in realtà è l’esatto contrario. Se la trap in Italia fosse esplosa quando avevo 16 anni, probabilmente sarebbe piaciuta anche a me. Comunque, non credo che la trap influenzi i ragazzini a pensarla in questo modo e non credo assolutamente che possa essere qualcosa di negativo, questa è una voglia di trasgressione tipica dell’adolescenza che i ragazzini hanno già. Detto questo, ho una grande stima per tutti i ragazzi che, come me, partendo da 0 stanno riuscendo a realizzare il proprio sogno.

Che feedback hai avuto? Immagino anche un po’ di hater, no?

In realtà stranamente no, sono molto contento che tutti abbiano capito che la mia canzone non era in nessun modo un attacco al mondo della trap e che nessuno abbia frainteso il suo vero significato: si può spaccare anche senza seguire per forza la moda. Ho parlato della trap perché appunto è la cosa più di tendenza di questi tempi, se fosse stato il Jazz, probabilmente la canzone si chiamerebbe “anche se non Jazzo”.

A parte la versione ufficiale, devo dire che la Nonsense edition è forse ancora più interessante, quasi un video situazionista. Mi sembra più di un divertissement, anzi, forse è proprio ancora di più l’esempio di quello che volevi raccontare. Sovraintepretazione?

La nonsense edition significa per l’appunto “edizione senza senso”. Si basa sul trovare delle parole in rima o comunque assonanti alle parole della canzone originale in modo tale che all’ascolto sia in un certo senso simile, ma completamente diversa allo stesso tempo. Non significa assolutamente nulla.

Come hai costruito questo “impero” Youtube? Dove, come e quando hai cominciato?

Ho aperto il mio canale Youtube nel lontano 2010 e ho cominciato a caricare video già da giovanissimo. Iniziai con una serie chiamata “cazzeggiomisto” che ormai sul mio canale non è più presente da molto tempo. Io seduto su una sedia che parlavo semplicemente, a volte di un argomento ben specifico, a volte del più e del meno, a volte con dei miei amici a volte da solo. Ho iniziato a fare visualizzazioni “importanti” da solo 3/4 anni dopo anni e anni di insuccessi, per questo non bisogna mai mollare! Un giorno, anziché caricare il mio nuovo video sul canale YouTube come facevo sempre, lo caricai sul mio profilo Facebook, una sorta di esperimento che andò a gonfie vele. Il video ebbe un successo straordinario e da lì abbandonai YouTube per un po’ lavorando solo ed esclusivamente su Facebook, diciamo che sono nato più come “Facebook star” che come Youtuber.

Senti, fino a qualche anno fa Youtube e gli youtuber erano un mondo sconosciuto, poi c’è stato il periodo d’oro anche a livello internazionale. Oggi a che punto è la scena?

Posso dire che fino a 2 anni fa “comandavamo noi” in Italia, adesso devo ammettere che il mondo di Youtube continua ad andare molto forte, ma è comunque calato rispetto agli anni precedenti. Youtube credo che sia un trampolino di lancio per qualcosa di più grosso, per quanto io lo ami spero di potermi evolvere un giorno. Tutti oggi provano a fare gli Youtubers, in molti lo abbandonano ma altrettanti nuovi ne arrivano, credo che il mondo degli youtubers continuerà ancora per un bel po’.

La musica che spazio ha nella tua vita? E che spazio avrà in futuro?

La musica riempie il 90% delle mie giornate, nella mia vita ha un ruolo fondamentale. Mi piace particolarmente cantare, canto praticamente ovunque e sempre, mi mette di buon umore. Non molti sanno che da ragazzino avevo anche una band, ci chiamavamo gli “idoL89”, facevamo cover dei gruppi punk rock più famosi, purtroppo abbandonai il progetto per dedicarmi pienamente alla mia carriera su Youtube. Spero vivamente di riuscire a sfondare nell’ambito discografico in futuro, mi piace molto anche scrivere, nelle note del mio telefono praticamente ho solo testi di canzoni, diciamo che sto lavorando a qualcosa.

Come va il tuo rapporto con Fedez? Ti dà consigli? Quali?

Ho una grande stima di Fedez, ho una grande ammirazione per chiunque stia riuscendo o è riuscito a realizzare il proprio sogno partendo da 0 e senza l’aiuto di nessuno. Reputo Fedez una persona molto intelligente, un grande imprenditore, ma soprattutto un amico. Per me la sua opinione è molto importante, avendo molta più esperienza di me, mi fido ciecamente di lui e faccio tesoro di ogni suo consiglio.

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