Amanda Bonini accusa il cardiologo di Pino Daniele, lui: “Dichiarazioni false”
Amanda Bonini, l'ultima compagna di Pino Daniele, ha rilasciato un'intervista esclusiva al Tg1. La donna ha raccontato ciò che è accaduto nel giorno della morte dell'artista. Quella sera:
"Aveva dei fastidi, sentiva dei doloretti dietro alle spalle".
Il medico, a suo dire, era stato avvisato:
"Mi diceva di stare tranquilla. Evidentemente riteneva che non fosse una situazione grave".
La Bonini, poi, ha raccontato i dettagli di quella tragica sera:
"La sera del 4 gennaio eravamo pronti a metterci a tavola, ma al momento di alzarsi dal divano ha iniziato ad avvertire un problema. "Mi sento strano" ha detto. (…) Ho visto che iniziava a sudare freddo. Quindi chiamo Achille (Gaspardone), comunicandogli che forse la pressione stava scendendo. Lui ci consiglia di alzargli le gambe…".
Amanda ha deciso, quindi, di portarlo a Roma. Purtroppo, Pino Daniele morirà poco prima dell'arrivo in ospedale:
"Mi teneva la mano. Poi a un certo punto, proprio poco prima di arrivare al Sant'Eugenio non parlava più. E io gli ho chiesto ‘Se mi senti, stringimi la mano'. Mi ha stretto due volte la mano, come per dire ciao".
Arrivata al Sant'Eugenio, Amanda si è messa ad urlare. Secondo quanto dichiara, nessuno sarebbe stato pronto a soccorrerli. Solo un'infermiera sarebbe uscita, dopo aver sentito le sue urla. La compagna di Pino Daniele ha anche mostrato i messaggi intercorsi tra lei e il cardiologo.
La replica del cardiologo
Vedendosi accusato implicitamente di aver sottovalutato i problemi di Pino Daniele, il cardiologo Achille Gaspardone ha replicato tramite un comunicato stampa. Innanzitutto ha precisato che il cantante si era già recato altre volte all'Ospedale S. Eugenio, anche quando lui non era presente:
"Da molti anni avevo in cura il Sig. Daniele dal punto di vista cardiologico facendo ripetuti interventi percutanei a causa della sua grave patologia coronarica; visitavo periodicamente il Sig. Daniele e frequentemente avevo contatti telefonici con lui ed i familiari in occasione di chiarimenti terapeutici o di variazioni sintomatologiche. Peraltro il Sig. Daniele, considerata la sua familiarità con l'equipe cardiologica dell'Ospedale S. Eugenio, si è recato più volte nel corso di questi anni autonomamente e spontaneamente, anche in mia assenza, presso il pronto soccorso e gli ambulatori dell'Ospedale S. Eugenio".
Ha raccontato, quindi, gli ultimi giorni di vita del cantante:
"Il 31 dicembre 2014, mi trovavo in vacanza nel Trentino e sono stato contattato dal Sig. Daniele che mi riferiva la volontà di sottoporsi a visita di controllo in quanto avvertiva una vaga sintomatologia di carattere intestinale analoga e contestuale a quella avvertita dalla compagna e un vago senso di spossatezza. Si concordava comunque di effettuare una visita di controllo per il pomeriggio del 5 gennaio 2015. Peraltro, mi sentivo tranquillizzato dal vedere la sera stessa il Sig. Daniele esibirsi nel concerto di fine anno a Courmayeur trasmesso in televisione. Successivamente apprendevo che il Sig. Daniele aveva passato serenamente alcuni giorni di vacanza, verosimilmente il 2 e 3 gennaio, presso le terme di Saturnia dove aveva fatto regolarmente e senza alcun sintomo i bagni termali. Apprendevo inoltre che il giorno 4 il Sig. Daniele era stato a pranzo a un ristorante con parte della famiglia senza accusare alcun disturbo evidente".
È arrivata la sera del 4 gennaio. Il cardiologo è stato contattato da Amanda Bonini:
"La sera del 4 gennaio venivo contattato dalla Sig.ra Bonini che mi riferiva di alcuni disturbi vaghi riferiti dal Sig. Daniele caratterizzati da senso di stanchezza. Le consigliavo pertanto di controllare la pressione arteriosa sistemica e di distendere il Sig. Daniele, malgrado la pressione fosse nei limiti della normalità e raccomandando di tenermi aggiornato sulle condizioni cliniche. Poco dopo venivo ricontattato dalla Sig.ra Bonini e sentendola preoccupata le consigliavo di chiamare l'ambulanza cosa che è stata fatta. Successivamente venivo ricontatto dalla Sig.ra Bonini che mi comunicava che il Sig. Daniele aveva preso la ferma decisione di recarsi al Pronto Soccorso dell'Ospedale S. Eugenio. A quel punto ho avvertito immediatamente il medico di guardia della terapia intensiva cardiologica dell'ospedale S. Eugenio, Dott. Massimo Salsano, dandogli la disposizione di andare immediatamente al pronto soccorso in attesa dell'arrivo del Sig. Daniele, cosa che è stata fatta e facilmente riscontrabile".
Dunque, secondo la sua versione, il Dott Massimo Salsano era pronto ad accogliere l'arrivo di Pino Daniele. Gaspardone, perciò ha concluso:
"Essendosi svolti così i fatti appare del tutto evidente che le dichiarazioni rilasciate dalla Sig.ra Bonini non corrispondono nella maniera più assoluta alla realtà dei fatti, in quanto se le condizioni del Sig. Daniele fossero state così allarmanti da giorni non avrebbe potuto esibirsi nel concerto di capodanno, andare alle Terme di Saturnia in vacanza, né pranzare al ristorante il giorno stesso del decesso; non corrisponde nemmeno alla realtà la sua dichiarazione che presso il pronto soccorso del San Eugenio non ci fosse nessuno ad accogliere il suo arrivo in quanto io stesso ho provveduto ad allertare l'equipe cardiologica che effettivamente e prontamente si faceva trovare al pronto soccorso".