‘Allahu Akbar’, la canzone divenuta virale su Spotify dopo i fatti di Parigi
Gli effetti degli attentati di Parigi hanno avuto anche ricadute stupide sul mondo della musica. La tragedia parigina, infatti, che ha visto coinvolto il Bataclan, uno dei locali più noti della capitale, in cui si stavano esibendo gli americani Eagles of Death Metal e ha visto morire 80 delle persone che erano là per ascoltarli, nei giorni successivi ha avuto molte ripercussioni importanti sulla vita musicale di tutto il mondo, con prese di posizioni da parte di alcuni dei maggiori gruppi internazionali, frasi di solidarietà e concerti o, addirittura, come successo per i Foo Fighters, interi tour annullati. Ripercussioni che pochi giorni fa ha avuto una svolta quantomeno strana.
Da SoundCloud a Spotify
Come riportato da alcuni tabloid inglesi, infatti, una canzone intitolata "Allahu Akbar" è arrivata in testa alla classifica virale di Spotify in Inghilterra. La cosa ha sorpreso perché la frase, che significa ‘Allah è il più grande' è, infatti, la frase gridata dagli attentatori di Parigi durante l'assalto al locale. A notare che la canzone – prodotta da DJ Inappropriate – ha raggiunto la testa della Viral Chart Uk è stato il Sun (via), che ha scritto come il brano sia stato molto ascoltato in città come Oslo, Stoccolma e Londra. Il tabloid ha spiegato che il pezzo non ha a che fare con i fatti parigini, anzi, è stato caricato su SoundCloud già sette mesi fa e su Spotify a inizio novembre.
Oltre un milione e mezzo di views su YouTube
Il pezzo dance, tra l'altro, ha anche avuto un'enorme risonanza su YouTube dove ha raggiunto il milione e settecento visualizzazioni, un numero importante che non è passato inosservato. L'attenzione mediatica, ovviamente, si è avuto su Spotify, dal momento che se musicalmente non ha molta valenza – e in pochi, infatti, l'avevano notata prima – simbolicamente ha colpito qualcuno, facendo storcere il naso.