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Alex Band dopo l’aggressione: “Sono grato di essere ancora vivo”

Il cantante dei “The Calling” rilascia le sue prime dichiarazioni dopo il rapimento di domenica scorsa. Alex Band è salvo quasi per miracolo, ha intenerito i suoi rapitori dicendo di essere in procinto di diventare padre.
A cura di Laura Balbi
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Alex dei "The Calling" ha subito un'aggressione questo fine settimana in Michigan, una notizia che ha scosso il mondo della musica e lei cui cause non sono ancora del tutto chiare. Il cantante ora è in salvo ed ha potuto raccontare la brutta esperienza alle forze dell'ordine che stanno indagando sull'accaduto. Alex è stato picchiato con un manganello, colpito alle spalle e dopo aver perso l'equilibrio è stato abbandonato sui binari del treno. Secondo le sue prime dichiarazioni alla stampa statunitense il cantante è scampato per un pelo alla morte pregando i suoi aggressori di non ucciderlo perché sta per diventare padre. "Noi non uccidiamo i padri" è stata la risposta degli aggressori che lo hanno lasciato con la spina dorsale fratturata, un taglio sotto il mento, tre denti rotti e diversi lividi su tutto il corpo.Nel comunicato rilasciato da Alex Band si legge:

Non avrei mai pensato che mio figlio non ancora nato sarebbe stato il mio salvatore. Sono grato di essere vivo e so che sono destinato a riportare la musica ai miei fan.

Tra le varie motivazioni che la stampa ha dato al rapimento è stato annoverato anche l'uso di droghe leggere, sul tema Alex ha smentito dicendo:

Prendo la mia riabilitazione molto seriamente ero vicino alla morte a causa di questa situazione incredibile e le voci sono categoricamente false.

La vicenda verrà sottoposta alle indagini di rito, volte a chiarire la situazione e la dinamica dei fatti.

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