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Al via lo Zanne Festival: arancine al pistacchio e psichedelia made in Sicilia

Dal 16 al 19 luglio si terrà a Catania la nuova edizione dello Zanne Festival. Sul palco siciliano si alterneranno nomi importanti della musica internazionale tra cui Franz Ferdinand e Sparks, Godspeed You! Black Emperor e Spiritualized, più tanti altri per assecondare i gusti di tutti gli amanti della buona musica.
A cura di Rosa Pastena
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Ogni volta che torno dalla Sicilia mi ripeto che se sfruttassimo le sue mille risorse con l'intelligenza giusta probabilmente riusciremmo a mandare avanti l'intera nazione. Per fortuna non sono la sola a pensarlo: da qualche anno dei prodi, instancabili e pazienti organizzatori lavorano per portare sull'isola il meglio della musica internazionale. Se finora ci siamo spinti fin laggiù è stato per l'ormai consolidatissimo Ypsigrock (a Castelbuono nel cuore delle Madonie) e per il più modesto, ma di tutto rispetto, Not fest (nella meravigliosa città di Noto), quest'anno si parte alla volta di Catania: lo Zanne festival giunto oramai alla sua terza edizione con un cartello degno dei migliori festival internazionali.

In quattro giornate si alterneranno sul palco colossi del rock, dell'elettronica e della psichedelia da tutto il mondo. Decisamente i nomi di quest'anno non abbisognano di presentazioni, ma procediamo a descrivere un po' questa edizione infuocata (sì, decisamente supereremo i 35 gradi).

Il giovedì (17 luglio) apriranno le danze i Franz Ferdinand in formazione maggiorata dallo storico gruppo degli Sparks – o forse si dovrebbe al contrario dire che gli Sparks sono “maggiorati” dai più giovani –, prima di loro i Balthazar: band belga che si è fatta conoscere al pubblico Europeo in apertura ai conterranei dEUS e che è da poco uscita con un album acclamato dalla critica (Thin walls – 2015).

Venerdì i suoni si fanno più “seri”: headliner della serata gli immensi Spiritualized (sì, sono di parte e sì, probabilmente avrò la pelle d'oca) nati da una costola degli Spaceman 3 – Jason Pierce – con i loro suoni onirici, cosmici e psichedelici ci trascineranno lontano. Prima di loro gli americani A place to bury strangers, devoti al noise e allo shoegaze di My Bloody Valentine memoria. Ad aprire le danze nella serata del 18 due band: gli Ultimate Painting duo inglese scanzonato in cui riecheggiano chitarrine estive e The dead brothers, collettivo svizzero che si autodescrive come un'orchestra per funerali.

Tutt'altra musica per sabato. A farla da re sarà il talentuoso Four Tet, che finalmente torna in Italia per un Live set. Prima di lui il produttore inglese Luke Abbott e sempre per la sezione elettronica della serata i parigini Camp Cloude. L'altra parte della serata è affidata al noise-rock psichedelico degli Hookworms (forse più adatti alla serata del venerdì) e agli scanzonatissimi Peter Kernell.

Domenica il saluto finale tocca ai Godspeed You! Black Emperor e le loro valanghe di suono: degna colonna sonora di un saluto dolceamaro. A dividersi il duro compito di mandarci a casa pieni di stupore da un lato, Jacco Gardner, il più giovane a calcare il palco catanese (classe '98!!!), fresco di album (Hypnofobia 2015) folk e sognante e dall'altro i più “adulti” Timbre Timbre, spaccalegna canadesi dal cuore caldo.

Con una line up così non serve neanche ricordare l'incredibile mare siciliano, né le centinaia di leccornie o la bellezza magnetica dell'architettura.

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