Al concerto di Laura Pausini 48 lavoratori in nero e 63 buttafuori falsi
Buttafuori falsi con tanto di cartellino della security e auricolare. Ne sono stati scoperti 63 su 66 al concerto di Laura Pausini che si è tenuto il 18 luglio scorso all'Arena della Vittoria di Bari. Una lunga e dettagliata operazione della guardia di finanza del capoluogo pugliese che è andata a fondo sulla società che si è occupata della sicurezza durante il concerto, rilevando irregolarità su 48 lavoratori non in regola con la normativa sul lavoro e 63 falsi buttafuori non iscritti regolarmente all'albo. La responsabilità ricade interamente sulla società esterna che ha servito il servizio di security e l'agenzia organizzatrice, all'insaputa di Laura Pausini ed il suo staff. Già denunciati i responsabili legali delle due società, la vicenda viene meglio spiegata dal colonnello Mattiace attraverso le pagine del Corriere del Mezzogiorno:
Siamo intervenuti al concerto di Laura Pausini quando era già iniziato, tutti avevano il cartellino "security" e i regolari auricolari, ma dai controlli successivi è risultato che solo tre erano reali buttafuori. Inoltre la società barese che gestiva il servizio sicurezza non aveva neanche le autorizzazioni per poterlo fare e come la società che ha organizzato il concerto sarà soggetta a una sanzione penale.
Provvedimenti in corso anche per i singoli lavoratori, soggetti a sanzioni fino ai 5 mila euro per aver svolto un ruolo al quale non erano abilitati. Con l'episodio di Bari l'organizzazione dell' Inedito Tour 2012 di Laura Pausini è macchiata di una nuova ombra, come se non bastasse la morte dell'operaio ucciso a Lecce e l'incidente in cui perse la vita Matteo Armellini per il crollo del palco a Reggio Calabria.