Al Bano su Putin: “Stava dalla parte della ragione, ma l’invasione è un’assurdità”
"La libertà è un bene ma bisognerebbe pregare ogni giorno che resista e che sia sempre compagna di vita" ha detto Al Bano. Il rapporto tra il cantante e la Russia è da sempre molto forte. Il cantante di Bellino San Marco è amatissimo in tutto l'Est Europa e da anni è molto vicino anche a Putin, pur avendone preso le distanze a seguito dell'invasione all'Ucraina. Qualche anno fa, a causa della sua presunta vicinanza al Presidente russo, fu addirittura messo in una famigerata black list del Governo ucraino che vietava a molti artisti vicini alla Russia, compreso Toto Cutugno, di suonare.
E il cantante è tornato a parlare del suo rapporto con la Russia in un'intervista a Massimo Giletti a Rtl 102.5, confermando la sua posizione definendo inammissibile l'invasione: "Sono passati milioni di anni e ancora si ricorre alla forza delle armi e alla loro prepotenza, a mandare i propri carri armati in un’altra nazione. È inaccettabile una disgrazia del genere". Al Bano ha anche parlato di come nasce l'amore verso una certa generazione di artisti italiani, ricordando come Sanremo fosse l'unico grande eventi visibile in quella che era l'Unione Sovietica, quindi chi vi partecipava poteva sperare in una popolarità nel Paese.
Il cantante conferma anche il suo no ai concerti in Russia, una scelta contro le scelte di Putin e non contro il popolo russo, e si lancia anche in una lettura geopolitica: "La Russia ha paura dell’invasione da parte dell’America e non lo accetta. Lui stava dalla parte della ragione e bastava fermarsi a fare tutte le sue ginnastiche armatoriali nei confini e avrebbero capito il messaggio, ma non invadere in quella maniera. Sradicare alberi vitali quali sono gli esseri umani alla loro terra, la loro casa, storia e tradizione con la forza delle armi e della prepotenza è un’assurdità inaccettabile".