Al Bano sta guarendo: “Mi sento bene, torno in concerto a gennaio e poi Sanremo”
Al Bano è pronto per tornare live dopo l'infarto che lo ha colto qualche giorno fa mentre era sul palco, ma prima si appresta a trascorrere il Natale con i propri cari nella sua casa a Cellino San Marco. Dopo alcuni momenti di panico a causa del malore, infatti, Al Bano è tornato alla sua vita fatta di musica, palco e affetti e così, dopo aver saputo che sarà tra i protagonisti del prossimo Festival di Sanremo ha fatto sapere che quello non sarà il primo palco calcato nel post vacanze: "Tra due giorni farò una visita di controllo, ma mi sento benissimo, i medici però mi hanno imposto il riposo assoluto, riprenderò il 5 gennaio con un tour di 5 date in Germania e poi penserò a preparare Sanremo" ha dichiarato.
Riposo e poi pian piano si riprenderà l'attività cercando di portarsi a casa quel Sanremo che manca, ormai, dal 1984, quando chiuse al primo posto assieme all'ex moglie Romina Power e a 6 anni di distanza dalla sua ultima partecipazione, quella in cui si esibì sul palco dell'Ariston con "Amanda è libera" (era il 2011). Il Natale comunque sarà con un pezzo della sua famiglia, quella, cioè, che non è in giro per il mondo: "Il resto della famiglia è sparso per il mondo, Romina jr in America, Jary è andato a trovare la madre (Romina, ndr) e trascorrerà le feste con lei, Cristel è a Zagabria col marito. Meno male che ho fatto due famiglie, così se una parte almeno l'altra resta" scherza il cantante pugliese.
Intanto non dimentica il brutto episodio avvenuto nella sua tenuta mentre era ricoverato a causa dell'infarto, ovvero l'uccisione del suo airone stellato: ""Sporgerò denuncia ai carabinieri come atto dovuto per il rispetto totale che ho per la natura – spiega – Fino a quando potrò, cercherò di imporlo. La natura è energia e armonia e gli uccelli hanno il diritto di volare e non di essere abbattuti. Tra l'altro questa specie è un indicatore di zone di acqua pulita. Questo episodio mi ricorda quanto fu difficile ritornare in questa terra. Qui negli anni 70 sembrava di stare in Vietnam, si continuava a sparare ogni giorno, ad ogni ora".