Al Bano e la droga: “Mi proposero di fare il corriere della droga”

Altro che cantante, Al Bano avrebbe potuto diventare una sorta di Pablo Escobar di Cellino San Marco. Il cantante lo ha raccontato a "I Lunatici", il programma di Rai Radio2, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, dopo averlo accennato qualche mese fa a Simona Ventura. La proposta avvenne quando il cantante decise di spostarsi dalla Puglia a Milano in cerca di fortuna, un periodo di stenti e difficoltà, che qualcuno cercò di utilizzare per inserirlo nel mondo della criminalità: "Nel 1961 a Milano qualcuno mi propose di fare il corriere della droga. Lavoravo in un ristorante, vicinissimo al Duomo. Qualcuno mi vide solo e sperduto e provò a incastrarmi. Mi chiesero quanto guadagnassi al mese, mi dissero che avrei potuto guadagnare molto di più consegnando delle buste ad alcune persone. Io risposi di no, dissi che stavo bene così come stavo" ha detto Al Bano, parlando della "proposta più assurda che mi sia mai stata fatta".
Un anno impegnativo, oltre Sanremo 2020
Nella conferenza stampa con cui Amadeus ha presentato alcune novità del prossimo festival di Sanremo, il presentatore ha parlato di come vorrebbe un duetto tra il cantante e Romina Power che potrebbero cantare un pezzo inedito – a 25 anni dall'ultima volta – cantato da Malgioglio. Al Bano ha parlato di un anno già pieno di cose fino al 29 dicembre prossimo: "Il mio 2020 è iniziato alla grande. So già quello che farò fino al 29 dicembre, tra musica e televisione. Mi sento una energia incredibile. Grazie a Dio" spiegando che non ha ancora capito perché si sia bloccato il progetto che lo vedeva impegnato assieme a Lino Banfi per una fiction.
L'astio degli hater contro Al Bano
Infine il cantante ha parlato di uno dei problemi contemporanei dei cantanti, ovvero le critiche sui social. Un problema che vive con molto dolore: "Certe volte sui social leggo delle cose che mi fanno male. Gli italiani mi vogliono bene, ma c'è chi mi dice delle cose bruttissime. Mi chiedo cosa gli abbia fatto mai di male. Poi con la maschera dell'anonimato. Una cosa che andrebbe studiata dal punto di vista psicologico. Alcuni hanno un astio nei miei confronti che non riesco a capire. Secondo me se la prendono con la mia età".