Al Bano: “Basta gossip, non mi ritiro, ho bisogno solo di una pausa”
Al Bano non si ritira dalle scene musicali ma si prende solo una pausa. Lo ribadisce lui e lo ribadiamo noi, nel caso in cui ci siano ancora dubbi, visto che nei giorni scorsi era tornata a girare questa notizia. Ormai il cantante di Cellino San Marco passa le giornate a smentire cose mai dette o male interpretate e così questa mattina a I Lunatici, trasmissione di Radio Due, ha smentito qualche titolo girato nelle scorse ore che parlava dell'ennesima sua dichiarazione sul ritiro: "Ma quale ritiro, ma chi l'ha detto! Ho solo detto che devo ritirarmi per tre mesi, revisionare tutte le mie corde vocali, non ho mai fatto una vacanza se non quella all'Isola dei Famosi, quindi è arrivato il momento di fare una pausa di intelligente e salutare riflessione. Parlo di pausa canora, ma nel frattempo mi hanno offerto una fiction di sei puntate e quindi farò riposare le mie corde vocali".
Non ho sentito Romina
Il problema, continua il cantante, è che i giornali sono alla ricerca di scoop su di lui: "Su di me fanno gli scoop, non ci si capisce più niente, ma ormai ci ho fatto il callo. Evidentemente parlare di Albano e Romina fa salire gli ascolti. Mi dà fastidio solo che prendano in giro gli ascoltatori, ma io non mi ritiro. Non ho alcuna intenzione di ritirarmi. Perché dovrei?" continua e spiega che la sua "salute è perfetta al 95%. È chiaro, quando subisci un infarto e una ischemia devi andare avanti con un po' di pillole, con quelle cose che non ho mai preso in vita mia, ma da qui a ritirarmi ce ne vuole. Se mi ha chiamato Romina? Tu vuoi fare gossip? Lei comunque è in America. L'importante è che mi abbiate chiamato voi".
Le parole su Rovazzi e la tragedia dell'ILVA
Al Bano ha anche parlato di Fabio Rovazzi conosciuto al concerto di Justin Bieber: "Con lui mi sono trovato da Dio, è un ragazzo d'oro. Amo come lavora e come ragiona. E' stato ospite a casa mia, è come se lo conoscessi da sempre" e anche di ILVA e Taranto ("Che tragedia, è nata come tragedia quella fabbrica lì, perché è un postro così storico, bello, con una città fantastica rovinata dall'Ilva per il famoso ‘posto'. Ma io mi chiedo, prima della fabbrica la gente lavorava lo stesso, ma in maniera più sana. È vero che hanno dato il posto, ma quanti posti anche al cimitero… Diciamo che sono politiche ballerine e pericolose e il posto ne paga le conseguenze".