video suggerito
video suggerito

Ai funerali di Aretha Franklin la musica le rende omaggio: da Ariana Grande a Steve Wonder

Tantissima musica al funerale della Regina del Soul Aretha Franklin, e non poteva essere altrimenti: dall’ingresso della salma inn Chiesa, fino alla fine la musica ha fatto da sottofondo al ricordo di una delle più grandi cantanti mai esistite. Da Ariana Grande a Steve Wonder sono state varie le canzoni suonate in Chiesa, che hanno fatto da sottofondo a tantissimi ricordi personali.
A cura di Redazione Music
30 CONDIVISIONI
Video thumbnail
Immagine

Aretha Franklin ha avuto le celebrazioni che le erano dovute anche nel giorno del suo funerale, durato oltre otto ore in cui si sono alternati sermoni, esibizioni musicali, e omaggi da tantissime persone compreso l'ex Presidente degli Usa Bill Clinton e Hillary Clinton. La musica, ovviamente è stata protagonista di una lunghissima funzione che è cominciata accogliendo tutti coloro che vi hanno partecipato con la Aretha Franklin Orchestra che ha suonato successi come "I Say a Little Prayer", "Angel" e gospel come "I Love the Lord" e "Walk in the Light", prima che prendessero il microfono anche personalità come la cantante e attrice Jennifer Hudson – che la stessa Franklin avrebbe voluto interprete di se stessa in un film su di lei – che ha cantato "Amazing Grace", Faith Hill che si è esibita, invece, in "What a Friend We Have In Jesus" e l'attesissima Ariana Grande che ha cantato quella che probabilmente è la canzone più famosa della cantante, ovvero "(You Make Me Feel Like) A Natural Woman".

L'omaggio di Steve Wonder

Gladys Knight è stata protagonista di un passaggio da "You’ll Never Walk Alone" a "Bridge Over Troubled Water" mentre un altro dei protagonisti è stato senza dubbio Steve Wonder, amico della cantante. Il musicista ha tenuto un discorso sull'importanza dell'amore – e della sua mancanza – nella nostra società: "Per favore, ricordate che il più grande regalo che ci è stato donato in questa vita è l'amore. Certo, possiamo parlare di tutte le cose che sono sbagliate e ne sono molte, ma l'unica cosa che può salvarci è l'amore. Quello di cui c'è bisogno che avvenga oggi, non solo in questa nazione ma in tutto il mondo, è che l'amore sia reso nuovamente grande, perché le vite dei neri hanno importanza, tutte le vite ne hanno e se amiamo Dio sapremo che è il nostro amore a far sì che tutto abbia la giusta importanza". Dopo questo breve discorso Wonder si è seduto al piano per eseguire "As", canzone contenuta nel suo album doppio e pietra miliare "Songs in the Key of Life": "Voglio cantare una canzone per Aretha che tutti noi sentiamo".

Il ricordo di Bill Clinton

La salma della cantante, arrivata in Chiesa in una Cadillac La Salle, era vestita con un vestito dorato e tacco paillettato per il quarto outfit con cui è stata vestita in questo weekend pieno di eventi a lei dedicati. Alla funzione hanno parlato le nipoti Victorie Franklin e Cristal Franklin e il nipote Jordan che ha più volte dovuto interrompere il discorso a causa delle lacrime. Bill Clinton ha detto di essere stato sempre un groupie della cantante che ha cominciato ad ascoltare quando aveva 8 anni e ricordando l'ultima volta che l'ha incontrata, durante una serata benefica organizzata dalla AIDS Foundation di Elton John in cui sembrava "molto malata" pur senza perdere la sua ironia: "Ha vissuto con coraggio, non senza paura, ma superandole" ha detto l'ex Presidente a cui sono seguiti i discorsi di chi ha voluto ricordare la sua battaglia per i diritti civili e i poveri.

La polemica con Donald Trump

Anche Obama ha mandato un messaggio che scriveva che il suo lavoro ha riflettuto al meglio la Storia americana, mentre il reverendo Sharpton ha polemizzato con il Presidente Trump che aveva detto che la cantante aveva lavorato per lui – aveva cantato in un luogo che apparteneva a Trump -, specificando che al massimo si era esibita per lui: "Aretha non prendeva ordini da nessuno a parte Dio. Lei ci resi orgogliosi, ha rappresentato il meglio della nostra comunità".

30 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views