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Aggressione di stampo fascista al concerto dei Dropkick Murphys

Finisce in un pestaggio l’unica data italiana dell’attesissimo concerto dei Dropkick Murphys a Roma ieri sera, alcuni militanti di estrema destra hanno fatto irruzione nel locale e picchiato deliberatamente a sangue molti dei fan presenti.
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Finisce in un pestaggio l'unica data italiana dell'attesissimo concerto dei Dropkick Monkeys a Roma ieri sera, alcuni militanti di estrema destra hanno fatto irruzione nel locale e picchiato deliberatamente a sangue molti dei fan presenti.

In Italia i fan dei Dropkick Murphys aspettavano la serata di ieri come un tifoso della Juventus aspettava lo Scudetto arrivato quest'anno. Ed il concerto si è tenuto all'Orion di Ciampino, tantissimi i giovani arrivati ad ascoltare la band che fa celtic punk, musica che guarda alla cultura tradizionale celtica ed irlandese. Accade così che gli ideali politici tra il pubblico sia sostanzialmente diverso, tendenze di sinistra e giovani di estrema destra insieme in un unico posto. La rissa potrebbe sembrare inevitabile, ma sembra stia andando tutto bene. Il problema arriva dall'esterno: dopo solo tre pezzi il gruppo irlandese è costretto a fermarsi e a sospendere, arriva un gruppo di nazi che, si legge dai commenti sul gruppo ufficiale Facebook dell'Orion Club, sventolavano una bandiera di Casapound, recentemente pronunciata in apprezzamenti preoccupanti al M5S, al grido di "Duce, duce" e "Zippo libero". Dunque l'attacco vero e proprio sarebbe partito dall'esterno e, nonostante i ragazzi che erano al Club per ascoltare solo il concerto avessero provato a calmare subito gli animi, gli aggressori avrebbero pestato a sangue ed a caso molti dei presenti.

Ecco alcune testimonianze apparse sul web, a cominciare proprio dalle scuse ufficiali dell'Orion Club, sede che ospitava il concerto dei Dropkick Murphys. Tremende anche alcune fotografie postate in diretta su Twitter dove è possibile vedere le macchie di sangue a terra, nel locale. Chiari segni del pestaggio senza pietà attuato dagli estremisti di destra nei confronti dei giovani fan dei Dropkick Murphys.

Le scuse dell'Orion

Facce ricoperte di sangue. Tantissime le testimonianze in rete che raccontano anche di uno del gruppo sceso tra il pubblico per cercare di porre fine alla barbarie in atto.

A una certa si vede chiaramente un gruppo di 5-6 persone menare un solo ragazzo grevemente (e ovviamente erano quelli lì, li ho visti coi miei occhi) e Ken Casey (il bassista, ndr) che è l’uomo più buono e pacifico del mondo si incazza a bestia, sbatte il basso per terra, e stava scendendo insieme al cantante a gonfiarli, con ovviamente la sicurezza che non faceva niente. Qualche minuto di casino e poi viene lanciata una bombola di spray al pepe da quei c*****i infami che fa si che tutti noi usciamo e ovviamente anche i Dropkick  lasciano il palco.

Alcune domande. Pare fossero in 50 i fascisti partiti con chiare intenzioni belliche: far sospendere il concerto e creare tensione. Chi li manda? Se c'è Casapound dietro, vale la pena chiedersi per quale motivo, specie negli ambienti dell'underground, irruzioni di questo tipo, sconosciute alla stampa sono sempre più frequenti. Perché entrare in manifestazioni chiaramente di stampo antifascista e pestare "a babbo morto" i presenti? E soprattutto, perché tutta l'informazione tace su queste violenze sempre più frequenti?

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