Adele cambia idea, dopo il no iniziale “25” va anche in streaming
Dopo aver dato (quasi) tutto quello che poteva dare Adele ha finalmente permesso che il suo ultimo album dei record "25" finisse anche sulle piattaforme di streaming, così da dare un ulteriore spinta a un lavoro che ha battuto anche le migliori previsioni e che ha venduto circa nove milioni di copi solo negli Usa, partendo dalle oltre tre milioni di copie vendute nella sola prima settimana. Un risultato straordinario che a circa sei mesi dall'uscita si stava, ovviamente, ridimensionando, arrivando comunque a vendere circa 16/17 mila copie a settimana, come riporta il New York Times.
Le critiche di Adele allo streaming
L'album, quindi, è da qualche ora presente per la prima volta in assoluto in maniera completa su Spotify, Apple Music, Amazon Prime e Tidal, dopo che in precedenza solo i singoli – "Hello," "Send My Love (To Your New Lover)" e "When We Were Young" – erano stati messi a disposizione su alcune piattaforme, aggiungendosi agli altri due lavori precedenti "21" e "19". Quella di Adele è una decisione che stride con la posizione della cantante inglese nei confronti di un settore a cui si è sempre opposta assieme ad alcune colleghe come Taylor Swift. In un'intervista al Time di qualche mese fa, spiegò:
Credo che la musica debba essere un evento. Non uso lo streaming, la musica la compro, la scarico e ne compro copie digitali per rimediare al fatto che altri non lo fanno. Sa di usa e getta lo streaming", aggiungendo "So che la musica in streaming è il futuro, ma non è l'unico modo per consumare musica. Non posso riporre fiducia in qualcosa verso cui ancora non so come mi sento".
Cinque volte platino in Italia
Streaming o no, comunque, l'album della cantante è riuscito a rimanere per dieci settimane non consecutive in testa alla classifica dei più venduti nella classifica di Billboard, toccando la numero 1 anche in Italia, dove ha venduto oltre 250 mila copie, aggiudicandosi 5 certificazioni platino.
