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Addio a Carlo Bergonzi, il tenore verdiano del secolo

Il mondo della lirica piange Carlo Bergonzi, tenore che ha compiuto 90 anni lo scorso 13 luglio ed eletto “verdiano del secolo”.
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Il mondo della lirica piange Carlo Bergonzi, tenore che ha compiuto 90 anni lo scorso 13 luglio ed eletto "verdiano del secolo". È stato tra i più grandi intepreti della musica lirica italiana, nato a Polesine Parmense nel 1924, già a 16 anni studia come baritono al Conservatorio Arrigo Boito di Parma. Debutta nel 1947 ne "Il Barbiere di Siviglia" di Rossini con il ruolo di Figaro, passa al registro tenorile tre anni più tardi e la sua carriera cambia totalmente. Debutta nel 1951 e nello stesso anno viene scritturato dalla Rai per interpretare in radio “Giovanna d’Arco”, “Simon Boccanegra”, "Pagliacci" e “I due Foscari”, in occassione del cinquantenario dalla morte di Giuseppe Verdi. Dopo aver debuttato alla Scala, allo Stoll Theatre di Londra e al Teatro Colon di Buenos Aires, è la volta degli States, con la Lyric Opera di Chicago.

Nel 1956 Carlo Bergonzi diventa uno dei tenori italiani più richiesti, esibendosi nei principali teatro d'opera del mondo. Nel 1981 per i 25 anni di carriera organizza il "Bergonzi Gala" al Metropolitan di New York, teatro che la vedrà protagonista di produzioni in forma di concerto tra le più belle della sua vita artistica. Per ventuno stagioni ha cantato all'Arena di Verona ed ha ricevuto applausi in tutto il mondo: Tokyo, Madrid, Vienna, Buenos Aires. Terminerà la sua carriera nel 1995 con una serie di concerti a Vienna, alla Carnegie Hall di New York, alla Scala di Milano (teatro che l'ha visto protagonista assoluto per nove stagioni) e al Theatre de l'Athénée di Parigi, dedicandosi poi al canto. Nel 2004 il suo paese natale organizza una serata in suo onore per celebrare il suo ottantesimo compleanno, mentre il 12 luglio scorso, per i 90 anni del Maestro, la Busseto di Giuseppe Verdi gli aveva reso omaggio con un concerto in piazza, diretto da Fabrizio Cassi, dell'Orchestra Filarmonica Italiana.

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