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Addio a Bose, l’uomo che ha rivoluzionato l’esperienza musicale

Bose fondò l’azienda omonima che contribuì a rivoluzionare il modo di esperire la musica, grazie anche ai suoi studi di fisica e alla cattedra che il MIT gli mise a disposizione negli anni 50.
A cura di Francesco Raiola
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Addio all'uomo che ha in parte rivoluzionato l'esperienza musicale nel mondo. Venerdì sera, infatti è morto Amar G. Bose, l'ingegnere 83enne inventore della Bose Corporation che con le proprie idee ha permesso una sempre maggiore fruibilità della musica. Bose, di origini indiane, ha lavorato tantissimo sul modo di esperire la musica, non essendo contento di come la tecnologia permetteva questa esperienza negli anni 50, quando era uno studente del MIT, Massachusetts Institute of Technology. Fu per questo motivo che creò la propria azienda e sperimentò, inventando sistemi audio, auricolari che abolivano rumori di sottofondo etc. Una sperimentazione e uno studio che gli furono permessi anche grazie alla cattedra che il MIT gli offrì e che tenne fino al 2001.

Fu proprio in quegli anni che Bose cominciò i suoi studi e i suoi programmi di ricerca sull'acustica. L'ingegnere, appassionato di musica classica, realizzò come l'80% del suono che arrivava alle orecchie rimbalzasse prima sulle pareti e sul soffitto, così decise di lavorare affinché il suono fosse il più pulito possibile e lo fece mettendo in pratica le sue conoscenze di fisica. Fu così che invento un nuovo altoparlante stereo basato sulla psicoacustica, ovvero lo studio della percezione del suono cercando di avvicinare il suono percepito a quello delle grandi sale da concerto. Nel 1968 invento il "Bose 901 Direct/Reflecting speaker system" che il New York Times dice essere stato per 25 anni il sistema audio più venduto; perfino alcune tra le più importanti case automobilistiche, come Mercedes e Porsche, decisero di affidarsi agli impianti Bose.

Pur se non proprio economici, i materiali Bose (che non si occupava solo di musica) sono sempre stati considerati tra i migliori e all'avanguardia, ma non erano i beni materiali che interessavano a Bose. Nel 2011, il professore del MIT, decise di ringraziare l'Università che gli aveva dato l'opportunità di diventare ciò che era regalandole un pacchetto azionario della propria azienda. Pacchetto di cui non si conosce l'entità ma che era di maggioranza. Le uniche condizioni poste furono che non avrebbero potute essere vendute, che l'azienda non potesse incidere sul destino dell'azienda e che i dividendi servissero per l'educazione e la ricerca.

In una vecchia intervista disse: "I consiglieri d'amministrazione che si pagano i dividendi traggono godimento dai soldi, ma a me non interessa. Non perché sia una persona buona, ma semplicemente perché sto facendo quello che più mi piace. Non mi interessa avere una seconda casa, ho un'auto e mi basta. Queste cose non mi danno piacere, pensare a grandi piccole idee mi dà veramente piacere"

Partito con un negozio di riparazioni audio, Bose è riuscito, così, a diventare uno dei personaggi più importanti per la musica mondiale.

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