Addio a Bobby Womack, leggenda della musica soul
Bobby Womack, leggenda del soul mondiale, è morto la notte scorsa all'età di 70 anni, come riferisce la BBC. Non sono state rese note le cause della morte, ma si sa che da tempo il cantante combatteva contro il morbo di Alzheimer, dopo aver lottato per anni contro la dipendenza dalla droga e aver sconfitto un cancro. Quella di Womack è una carriera fatta di alti e bassi, stalli e rinascite, l'ultima delle quali nel 2012, quando – dichiarato sconfitto il cancro – uscì con l'album "The Bravest Man in the Universe" prodotto da Damon Albarn e Richard Russell della XL. Dopo essere stato parte dei gruppi formati dai fratelli, il soul man fu prima turnista di alcuni dei più importanti musicisti della storia (ha suonato la chitarra nei dischi di Ray Charles, Elvis Presley, Dusty Springfield e Aretha Franklin), prima di cominciare una carriera solista, scrivendo canzoni che sarebbero state riprese da artisti quali The Rolling Stones, Janis Joplin e George Benson.
Una stella del firmamento soul e della musica tutta che ha cominciato la sua carriera nei Curtis Womack and the Womack Brothers – con i fratelli Curtis, Harry, Cecil e Friendly Jr – che diventarono i The Valentinos, dopo la firma del contratto con la SAR Records di Sam Cooke (la cui morte portò Womack a cominciare la carriera solista e a sposarne la vedova). Proprio un successo del gruppo "It's All Over Now" fu ripreso dai Rolling Stones che la portò al numero uno delle classifiche inglesi. Nonostante il successo e più di 35 singoli arrivati in classifica dal 1970 al 1990, il cantante non ha avuto una vita facile e la morte di due figli lo avrebbe portato ad abusare di droga. Dopo un periodo di stallo Womack torna al successo a inizio degli anni '80 con "If You Think You're Lonely Now". Oltre ai problemi di droga, negli anni il soul man ha dovuto lottare contro una serie di problemi di salute, dal diabete al cancro al colon, fino alla polmonite e al morbo di Alzheimer (del quale, parlando col The Sun, disse: "Non va male, ma peggiorerà. Come potrò non ricordare canzoni scritte da me? È frustrante"). Una serie di problemi che l'ha tenuto per un po' di tempo lontano dalla musica, come dichiarò in un'intervista alla BBC nel 2013. Qualche anno prima, però, il cantante collaborò con i Gorillaz agli album "Plastic Beach" e "The Fall", prima di essere prodotto dallo stesso fondatore del gruppo (oltre che dei Blur), Albarn.
Tra i suoi album più noti, oltre al debutto "Fly Me to the Moon" del 1968, ci sono anche "Understanding" e "Across 110th Street" usciti entrambi nel 1972 e "Facts of Life" del 1973 e "Lookin for a Love Again". Nel 2009 il cantante è stato incluso nella Rock and Roll Hall of Fame. Nonostante lo stato di salute precario, però, pare che il cantante stesse lavorando a un nuovo album, sempre per la XL Recordings, che avrebbe dovuto chiamarsi "The Best Is Yet to Come" e a cui stavano lavorando anche Stevie Wonder, Rod Stewart e Snoop Dogg.