A Sanremo l’Italia del televoto rischia di rovinare tutto
Mengoni, Modà e Annalisa: è il podio voluto dal televoto. La classifica è provvisoria, ma le posizioni restano importanti, perché è da quelle che muoveranno le prossime votazioni. E dunque risulta difficile credere che gli Almamegretta, i Marta sui tubi, Daniele Silvestri addirittura undicesimo, Gazzè decimo, Elio ottavo, sotto i gorgheggi melodici di Maria Nazionale, possano mai svoltare verso la parte alta della classifica. Classifica che è pesantemente inflazionata dalla sovraesposizione mediatica del podio provvisorio. Se è vero che le canzoni di Marco Mengoni e di Annalisa lasciano meno sgomenti, c'è quel secondo posto ai Modà che risulta essere particolarmente indigesto.
Il televoto è un problema atavico. Non dovessero bastare le accuse di plagio da parte di un cantautore romano, spuntato fuori dalla Rete, c'è da obiettare che tutte e due le canzoni portate da Francesco Silvestre & Co. siano state davvero banali. E allora è lecito pensare che questi personaggi siano nel terzetto di testa solo perché godono di una luce riflessa dalle partecipazioni ai reality, dalla loro presenza nei canali dedicati ad un target di adolescenti. Ma almeno un quindicenne su dieci ci capirà qualcosa della poetica e dell'impegno politico di un testo come A bocca chiusa di Daniele Silvestri? E della sfacciata cultura musicale degli Elio e le storie tese? Delle citazioni a Lucio Dalla dei Marta sui Tubi?
Che atroce delitto sarebbe, se in questo festival delle buone maniere e degli alti contenuti culturali, dovesse vincere la canzone sbagliata. Che cosa direbbero Leone e Fazio, poi, alla stampa? Attendo curioso.