A Sanremo 2013 forse anche i Negramaro con Baglioni, Paoli e la Mannoia
C'è attesa di conoscere le novità e i personaggi che animeranno il prossimo Sanremo, affidato a Fabio Fazio e alla direzione musicale di Mauro Pagani e che vedrà Luciana Littizzetto alla co-conduzione. Su Sorrisi e Canzoni di oggi sono stati rivelati alcuni papabili partecipanti ad un festival, quello del 2013, che si annuncia di certo atipico rispetto agli standard (ecco il riassunto della conferenza stampa di presentazione). Bisogna capire se accuserà in maniera negativa o positiva la sovraesposizione del suo conduttore negli ultimi tempi ed il suo fisiologico assestamento su una tipologia di format di successo che sta cominciando a soffrire di ripetitività.
I Negramaro in un cast di qualità – Di una cosa siamo certi, ovvero che l'entourage di Fazio e lo stesso Pagani sono collettori di esponenti illustri della cultura musicale italiana, non fosse per altro motivo che, oramai, il salotto di Fazio è divenuto la tappa di passaggio obbligatoria per i più noti personaggi della cultura internazionale, in qualunque ambito essa si manifesti. Ecco perché non c'è dubbio che la kermesse del prossimo anno sarà animata da un cast di altissimo valore e di certo atipico rispetto alla media. Presa la decisione dell'esclusione dei minorenni dalla gara canora, si fanno alcuni nomi, che di per sé fanno ben sperare. Tra le New entry, rispetto ai nomi che già circolavano, è molto probabile che parteciperanno i Negramaro, già concorrenti nell'edizione 2004 con Mentre tutto scorre, che nel frattempo di strada ne hanno fatta non poca.
Paoli e Mannoia, poi Baglioni non in gara – Inoltre, come già si vociferava, è pressoché sicura la presenza di Fiorella Mannoia e Gino Paoli. Inutile dire che anche per loro non sarebbe di certo la prima esperienza alla kermesse canora più nota d'Italia. Infine, quasi certa la presenza di Claudio Baglioni, che da tempo aveva manifestato l'intenzione di essere presente; prende forma la modalità di questa partecipazione: sarà protagonista di una delle cinque serate, quella dedicata al revival. Nel particolare, insieme all'amico storico Fazio, si pensa potrebbe dare vita a qualcosa che sia sulla scorta del programma televisivo di successo Anima mia, del 1997, nel quale accettò di mettersi in gioco come direttore d'orchestra per rievocare tormentoni e oggetti amarcord, protagonisti della loro giovinezza.
Il difficile binomio qualità-ascolti – In attesa di conoscere la lista completa dei concorrenti, sembra che si stia compiendo un buon lavoro nella ricerca del cast adatto per questo festival, teso di certo a coprire fasce anagrafiche varie. Il rischio auto – referenzialità per Fazio è dietro l'angolo, dovrà stare ben attento a coniugare la voglia di presentare un prodotto di un certo livello, con l'esigenza di un pubblico da accontentare molto vario. Sanremo resta un campo delicato proprio per questo: la qualità e i riscontri numerici devono camminare di pari passo, e spesso il secondo fattore ha un peso specifico ben più sostanzioso.