165 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

50 anni di musicassette, esistono e c’è ancora chi le compra

Nel 1963 la Philips diede vita alle prime musicassette, che sarebbe diventate di moda negli anni successivi, anche grazie all’avvento del walkman. I masterizzatori di cd le mettono in fin di vita a inizio 2000, ma oggi c’è ancora chi ne produce (e vende) più di prima.
A cura di Andrea Parrella
165 CONDIVISIONI
Immagine

L'immagine più evocativa che l'umanità possa tutt'ora formulare di una musicassetta è quella di una penna smussata per riavvolgerne i nastri, è fuori da ogni discussione. Qualche tempo fa una didascalia geniale diceva: "I giovani d'oggi non sapranno mai che relazione c'è tra questi due oggetti". Ed è vero, anche se non totalmente. L'oggetto della cassetta, in sé, pare così obsoleto da non far credere che ci sia ancora chi la produce. Figurarsi pensare che se ne vendano ancora molte. Eppure è la verità: a cinquant'anni esatti dalla creazione della prima audiocassetta ad opera della Philips, a dispetto di cd (superati anch'essi) ed Mp3, quel fantastico oggetto così in voga negli anni '80 e '90 è ancora in produzione.

L'arrivo della cassetta nel 1963 spodestò la supremazia del registratore a bobina e contestualmente, l'avvento dell'oggetto portatile che permettesse di ascoltare la musica ovunque si volesse, completò il quadro di una rivoluzione che non lasciava spazio all'idea che si potesse andare oltre. Arrivarono i cd, è vero, ma per quanto la qualità del suono fosse chiaramente diversa, il prodotto non era ugualmente a buon mercato. Almeno inizialmente. Perché è vero che subentrando successivamente i masterizzatori, anche le case discografiche furono vincolate all'abbandono di tariffe esorbitanti, contribuendo alla fine dichiarata della musicassetta.

Un affare per collezionisti – Ma sorprendentemente, la quota di cassette prodotte al giorno lascia basiti per la sua enormità: si tratta di una cifra che si aggira attorno ai 100mila pezzi al giorno. E' molto probabile che il mercato sia dedicato prevalentemente agli appassionati del genere. La gestualità che il Walkman portava con sé, il lato a e il lato b, riavvolgere il nastro, sono desueti nella terminologia. La produzione del Walkman è stata bloccata dalla Sony, eppure la National Audio Company Inc., tra le poche attive nella produzione di musicassette, sostiene di venderne più di prima.

165 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views