12 anni con Paolo Carta, ma nel 2009 la Pausini cantava: “La gente mi diceva non fidarti”
Un amore che dura da 12 anni e oggi Laura Pausini lo ricorda sulla sua pagina Facebook dove pubblica una foto in bianco e nero – di quelle che i fan hanno imparato a conoscere – assieme al marito Paolo Carta: "#12anni #insieme ❤" è la semplice scritta che accompagna questo post da oltre 34 mila like in poche ore. Una storia, la loro, che ha sempre appassionato la cantante, che in interviste passate ha sempre ribadito l'amore per il suo compagno di vita, che contestualmente è anche il suo chitarrista oltre che produttore. In un'intervista a Grazia dello scorso anno la cantante raccontava di come si fosse innamorata di lui, quel ragazzo che era nuovo nel gruppo e che a un certo punto le disse che l'amava. Un amore che va avanti ininterrottamente anche grazie alle qualità dell'uomo: "A Paolo piacevo lo stesso – racconta la cantante -. Lui è l’unico uomo con cui sono stata, che passando da 59 a 80 chili, non mi ha mai detto neanche una volta ‘dovresti dimagrire'. E quindi è un uomo da sposare".
Ma tra i commenti al post della cantante sono tanti quelli che fanno delle citazioni tratte da "Casomai", una canzone che aveva come fulcro proprio la loro storia d'amore, in cui, come noto, si tolse anche qualche sassolino dalla scarpa. Scritto dalla stessa Pausini, Cheope e Daniel Vuletic la canzone non trovò spazio in un album di inediti, ma fu pubblicato come terzo singolo della raccolta "Laura Live World Tour 09″, descrivendo proprio l'inizio della loro storia e delle malelingue e consiglieri che le dicevano che non era l'uomo giusto per lei: Quanta gente mi diceva non fidarti mai di lui, con l'invidia di chi spera soltanto nei tuoi guai" canta la Pausini nel singolo che fu accompagnato anche da un video girato da Gaetano Morbioli. Una vera e propria dichiarazione d'amore, contro il mondo che giudicava e "Dietro ai vetri sussurrava non è più la stessa ormai", ma l'unico sbaglio, continua la cantante "è non averti incontrato tempo fa, un po' prima che l'emotività formasse il mio carattere".
