10 cose di John Lennon che non sapevate, a 75 anni dalla nascita
L'11 settembre del 2001, dopo che accadde quanto tutti sappiamo sia accaduto, MTV decise di programmare, accompagnata dagli sms degli spettatori in sovrimpressione, il video di "Imagine" in modalità loop, senza sosta, quasi il messaggio contenuto nel titolo fosse un monito, più che un invito. La canzone di John Lennon si è imposta come colonna sonora, inno ufficiale del pacifismo, della speranza che qualcosa cambi, del possibilismo, dell'immaginazione. Negli ultimi 43 anni ha segnato, spesso anche in modo retoricoe inappropriato, alcuni dei principali fatti di storia e cultura contemporanea, fungendo da tappeto musicale per un paio di generazioni.
L'11 ottobre del 1971 prendeva dunque forma quello che si può definire uno tra i pezzi più noti del secolo scorso. Il pezzo venne scritto due giorni dopo il compleanno dell'oramai ex Beatles, che solo un personaggio di quella levatura poteva partorire un pezzo ritenuto da Jimmy Carter degno del rispetto di un inno nazionale. Eppure, su quella figura popolare ma infinitamente enigmatica, continua ad esserci, e ci sarà sempre, una consistente dose di mistero ed aneddotica. Allo scopo di ridurne la portata, ecco alcune curiosità su John Lennon che fra cinque minuti potrete dire di conoscere (o che forse conoscevate già):
Bob Dylan e la marijuana
Leggenda vuole che, ad introdurre Lennon e la combriccola dei Fab Four alla marijuana fosse stato un'altra icona dell'ultimo secolo, Bob Dylan. Al quale, se così fosse, oltre a Like a Rolling Stones e ai suoi capolavori, andrebbero riconosciuti indiretti meriti per buona parte della produzione beatlesiana.
Il photobomber
L'ultima foto in cui la storia è riuscita a immortalare John Lennon, inquadrava anche David Chapman, quello che poi gli sparò uccidendolo.
L'ultimo dei Fab Four
John Lennon fu l'ultimo dei Beatles ad ottenere la patente di guida.
Il legame con Paolo Limiti e Ornella Vanoni
Le connessioni strane della vita: a cantare per la prima volta in italiano "Imagine" fu Ornella Vanoni, con un testo riscritto da Paolo Limiti e Felice Piccarreda, dal titolo "Immagina che": il pezzo si trasformò in una canzone d'amore.
Dorinish Island
Nel 1967 Lennon poté permettersi di acquistare un'isola deserta tutta sua, in Irlanda: per la somma di 1.700 sterline, fece sua una delle 117 isole, denominata Dorinish, che è stata poi chiaramente consegnata alla mitologia. Una forma di ostentata opulenza quella dell'acquisto di un'isola, apparentemente molto popolare al tempo: un po' come oggi potrebbe esserlo avere una mega villa completamente autonoma dal punto di vista energetico.
Senza occhiali Lennon era completamente cieco.
John, la Carrà e Marcella Bella
Nelle classifiche italiane il successo di "Imagine" non fu esplosivo. Riuscì a raggiungere il podio nelle vendite, ma dovette vedersela con colossi tipo "Tuca Tuca" della Carrà e "Montagne Verdi" di Marcella Bella.
Collezionista di se stesso
John Lennon collezionava se stesso, essendo uno dei più noti possessori di cimeli riferiti ai Beatles.
Vegetariano a metà
Fu il solo, dei quattro Beatles, a non farsi condizionare completamente dalla cultura del vegetarianesimo, adottandola solo in parte durante il corso degli anni.
Odiava la propria voce
Secondo quanto alcune persone vicine al cantante affermano, Lennon odiava la sua voce. Come buona parte dei cantanti d'altronde, forse un po' per vanità, forse per sentirsi dire "Non è vero, sei bravo".