Zayn Malik minacciato di morte per aver twittato #FreePalestine
Sono in molti gli artisti che in queste ultime settimane hanno preso posizione riguardo il conflitto israelo-palestinese che da qualche giorno ha visto un'escalation, con l'ingresso delle truppe di terra nella Striscia di Gaza. Un impegno, quello dei cantanti, che si limita a un appoggio o a qualche frase lanciata su Twitter, che ad alcuni di loro ha portato non pochi problemi coi propri fan. Quello del conflitto mediorientale è da sempre uno degli argomenti più spinosi, nonché uno di quelli con la storia più complessa in grado di polarizzare le posizioni in favore dell'una o dell'altra popolazione e così il rischio della banalizzazione di un conflitto che da decenni fa migliaia di morti è alto. Molti, comunque, vogliono chiarire quale sia il proprio pensiero, anche solo con un hashtag. Questa volta è stato il turno di Zayn Malik, uno dei cinque One Direction che ieri ha postato su Twitter l'hashtag #FreePalestine.
Una parola semplice per indicare quale sia il proprio pensiero su quello che sta avvenendo, che gli ha portato quasi 200 mila retweet e favoriti comprese, però, minacce di morte. Non è una cosa nuova, anzi succede spesso quando si toccano argomenti molto controversi e ne sanno qualcosa sia Selena Gomez che Rihanna, le quali sono state molto criticate in seguito a una presa di posizione simile, al punto da dover cancellare i tweet incriminati e addirittura dover giustificarli. Cosa che non ha fatto il cantante, il quale ha lasciato là il tweet nonostante gli siano arrivati molte critiche e anche qualche minaccia di morte: qualcuno, infatti, gli ha consigliati di "uccidersi" o si è augurato che qualcuno lo uccidesse e c'è anche chi gli ha scritto, come riporta l'Independent: "Hai fan in Israele. Mi colpisce che uno dei miei idoli mi voglia morta.
Questo è il tweet incriminato, l'ultimo da ieri
