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Soundreef, Fedez contro il Ministro Franceschini. “Conflitto d’interesse a causa della moglie”

Il rapper, che da gennaio ha affidato a Soundreef la raccolta dei suoi diritti d’autore, ha attaccato duramente il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, a suo avviso coinvolto in un conflitto di interessi, perché la moglie gestisce gli immobili della SIAE.
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Fedez vs Franceschini.

Il rapper Fedez è nuovamente intervenuto sulla questione SIAE-Soundreef, attaccando duramente il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini. L'artista era presente alla conferenza "Compose the future", promossa proprio da Soundreef, il gestore indipendente dei diritti d'autore, fondato da Davide D’Atri e riconosciuto dal governo inglese nel 2016, a cui da gennaio ha affidato la raccolta dei suoi diritti d'autore. Come si vede in un video girato durante l'evento e diffuso anche dall'account Facebook del "Movimento 5 Stelle", Fedez ha sottolineato che uno dei più grossi ostacoli al decollo di Soundreef è rappresentato proprio dal conflitto di interessi che vede protagonista il ministro Franceschini:

Soundreef ha un problema molto grosso, cioè che l’attuale ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, è palesemente in conflitto di interessi con i temi che deve affrontare tra Soundreef e la SIAE, perché sua moglie gestisce gli immobili di SIAE. Non lo dico io, è lampante, è oggettivo che ci sia. Perché, se tua moglie gestisce gli immobili di SIAE e il patrimonio di SIAE, è lecito parlare di conflitto di interessi. E se l'Europa ti dà una direttiva e tu non la rispetti, ci sono delle domande da porsi ed è legittimo porsele.

Incalzato dai giornalisti presenti a rivelare qualcosa di più sul legame professionale tra la consorte del Ministro, Michela Di Biase, e la SIAE, il rapper ha risposto:

Siete giornalisti, dovrebbe essere il vostro lavoro informarvi e sapere di cosa sto parlando. Io non ho gli elementi e non vi so dire in che azienda lavora. Vi ho lanciato una cosa, andate a informarvi e riportatela.

Il caso Di Biase

Il caso, in realtà, scoppiò già lo scorso anno: Michela Di Biase, infatti, fu assunta come consulente per la Fondazione Sorgente, che tra i suoi fondi ha quello denominato Norma e che, come si legge dal sito, ha a che fare con la Siae: "Il portafoglio del Fondo Norma comprende edifici ad uso direzionale-commerciale per lo più locati a Siae e dislocati in tutta Italia, con una forte concentrazione nel Centro. Complessivamente la superficie degli immobili è di 60 mila metri quadri". Sull'assunzione della donna, la società spiegò in un comunicato stampa: "Il Gruppo Sorgente ritiene, pertanto, quanto meno pretestuosi gli argomenti utilizzati negli articoli per sostenere la tesi di un reclutamento fatto con secondi fini della dottoressa Michela Di Biase, diventata consulente di una Fondazione privata che, ripetiamo, non fa uso di soldi pubblici".

"Si sta cercando di agevolare un monopolio e non gli artisti"

Per Fedez, inoltre, i più danneggiati dal conflitto di interessi e dalle conseguenze che comporta sul mercato, sono proprio gli artisti:

Da oltre 130 anni esiste un monopolio di un'associazione non a scopo di lucro che però ha beni immobili per centinaia di milioni di euro e il regime monopolista non è mai cambiato, il mercato non si è aperto, i concorrenti non possono arrivare e tutti sappiamo che, quando si apre il mercato alla concorrenza, chi trae beneficio da questa cosa è il fruitore finale, in questo caso gli artisti. Quindi si sta cercando di agevolare un monopolio e non gli artisti.

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