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È morto Leon Russell, icona rock degli anni ’70, collaborò con tutti i più grandi

Leon Russell era un’icona rock degli anni ’70, autore di tante hit e collaboratori di alcuni tra i maggiori artisti che hanno fatto la Storia della musica (da Jerry Lee Lewis a Elton John, Joe Cocker, Bob Dylan) ed è morto all’età di 74 anni “nel sonno”, come scritto dalla moglie.
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Leon Russell con Elton John (Getty Images)
Leon Russell con Elton John (Getty Images)

È morto a Nashville, a 74 anni il cantante Leon Russell, storica icona rock degli anni '70, a darne l'annuncio la moglie Jan Bridges che ha spiegato come il marito sia morto nel sonno e che aveva avuto un intervento di bypass a luglio scorso – mese del suo ultimo concerto, che fu a Nashville il 10 – e aveva in mente di tornare in tour il prossimo gennaio, ma anche in passato il cantante non era stato bene. Capelli e barba lunghissime e cappello in testa, Claude Russell Bridges, in arte Leon, è stato un personaggio storico di quegli anni, cantante, arrangiatore, produttore aveva pubblicato circa 40 album e canzoni diventate famosissime, anche grazie a numerose cover fatte negli anni e a numerose collaborazioni. Nato in Oklahome, il musicista cominciò come pianista in un night club, prima di essere scoperto da Jerry Lee Lewis, portandolo, assieme alla sua band, in tour, prima di trasferirsi a Los Angeles e cominciare una carriera ricchissima.

Al suo primo album omonimo, parteciparono artisti del calibro di John Lennon, Ringo e George Harrison e scrisse canzoni come "Tight Rope", "Lady Blue" e "A song for you" che fu rivisitata, negli anni, da colleghi come Ray Charles, Aretha Franklin e Willie Nelson, ma Russell scrisse anche "Delta Lady" di Joe Cocker con cui andò in tour nel 1969 per il tour di "Mad Dogs and Englishmen", primo album del cantante inglese, che diventò anche un documentario e un doppio album, oltre a suonare coi Beach Boys, Jan and Dean, Ronettes e The Byrds.

"Una grande influenza e un grande cantautore" per Yusuf / Cat Stevens, come ha scritto lui stesso su Twitter per ricordare un musicista che ha prodotto e suonato anche per Bob Dylan, Frank Sinatra, Ike and Tina Turner, i Rolling Stones e tanti altri. Scrisse tante canzoni che furono portate al successo da altri artisti, e collaborò con tantissimi artisti fino a essere incluso, nel 2011, nella Songwriter's Hall of Fame e nella Rock and Roll Hall Of Fame, presentato da Elton John (con cui scrisse l'album "The Union") che lo definì un "Maestro dello spazio e del tempo" e che in un post recente su Facebook lo ha ricordato così: "È stato un mentore, un'ispirazione e mi è stato sempre caro. Grazie a dio ci siamo ritrovati e abbiamo scritto ‘The Union', così lui ha riavuto indietro la sua reputazione, prendendosi una bella soddisfazione. L'ho amato e lo amerò sempre".

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