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Yungblud confessa: “A sette anni sono stato molestato da un medico”

L’artista britannico Yungblud, nella presentazione del nuovo singolo Hated in uscita, ha confessato un trauma del passato: “Quando avevo sette anni sono stato molestato da un medico”.
A cura di Vincenzo Nasto
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Yungblud, foto di Comunicato Stampa Low Life
Yungblud, foto di Comunicato Stampa Low Life

A poche ore dall'uscita del suo nuovo singolo Hated, Yungblud ha pubblicato su Instagram un post molto personale per presentare il nuovo singolo. Il cantante di origini britanniche ha confessato un aspetto del suo passato, rivelando che Hated rappresenta il brano più personale che abbia mai pubblicato. Un esercizio di autoanalisi su una violenza subita nei suoi primi anni di vita, una richiesta di conforto ma anche un brano che evoca la giusta energia per liberarsi dei traumi del suo passato. Nel post, che ormai ha raggiunto 200mila like in meno di 24 ore, Dominic Richard Harrison, il vero nome del cantante, confessa: "Quando avevo sette anni sono stato molestato da un medico. Non l'ho mai detto a nessuno finché non ho detto al mio produttore che questa canzone stava per venire fuori. Questa è la canzone più personale che abbia mai pubblicato. Questo non vuol dire che sarà leggera, anzi molto lontana".

L'autore, nativo di Doncaster, negli ultimi mesi sembra essersi allontanato definitivamente dal progetto del 2022 Yungblud, per lanciarsi in un nuovo spazio del suo racconto. Dopo aver collaborato con Avril Lavigne nel singolo I'm a mess, negli ultimi mesi ha pubblicato LowLife, un brano in cui abbraccia la sua natura, anche contro le aspettative di una società molto divisiva: la mimica dell'outsider viene celebrata con un video con un sé bambino a Camden, come la ricerca della propria individualità. In questo nuovo filone, Hated, arriva a essere "un grido di battaglia e una messa in mostra dell'anima". Nel post, Yungblud racconta di come cerchi di liberarsi delle influenze del passato: "La canzone parla in definitiva del liberarsi da brutte esperienze e traumi. Ritrovare la forza interiore. Riconoscere il tuo passato, accettare il dolore e avere il coraggio di non lasciare che definisca il tuo futuro".

Nella parte finale, Yungblud accenna al nuovo sé, raggiungibile solo attraverso la caduta: "Devi uccidere qualcuno per essere qualcuno che vuoi essere. Devi toccare il fondo e sopravvivere a tutta la merda a cui nessuno crede. Devi ferire alcune persone, ma prima alcune persone avranno sete di vederti sanguinare. Ed è allora che sai di avercela fatta. Quando sei odiato". Riprendendo il titolo della canzone che verrà pubblicata nelle scorse ore, Yungblud chiude il suo messaggio ai fan, una sorta di liberazione personale, ma anche un'opera di contestualizzazione di un lavoro più personale rispetto al passato, cominciato come una nuova era con Lowlife.

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