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“We Are The World” compie 30 anni: tutto sul brano che ha fatto la storia

Compie 30 anni il brano simbolo della beneficenza, nato da un’idea di Harry Belafonte e Michael Jackson e che ha venduto 7.5 milioni di copie raccogliendo 50 milioni di dollari per aiutare la popolazione dell’Etiopia.
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Fu un'intuizione geniale partorita dalle menti più attive di quegli anni. C'era Quincy Jones alla produzione artistica e c'era un paroliere ma soprattutto un volto simbolo nel suo periodo migliore. Michael Jackson scrisse "We Are the World" con la collaborazione di un altro pezzo grosso degli anni Ottanta, Lionel Ritchie ma l'idea di mettere su il supergruppo fu tutta sua, imbeccato da Harry Belafonte, un altro grandissimo. Nacque così "USA for Africa" acronimo di "United Support Artist", non solo di United States of America, univa intrattenimento e beneficenza. Una carovana di superstar per devolvere i proventi raccolti dalla vendita del singolo interamente per la popolazione dell'Etiopia, colpita in quegli anni dalla carestia. Fu un evento incredibile, sulla scia di quanto fatto da un'altra superband, quella di Bob Geldof con "Do They Know It's Christmas?".

Venti voci soliste più Michael Jackson e Lionel Ritchie. Tra questi Stevie Wonder, Bruce Springsteen, Bob Dylan, Billy Joel, Al Jarreau, Ray Charles, Cyndi Lauper, Paul Simon, Tina Turner, Dionne Warwick, Diana Ross. Tra le altre voci figurano l'attore Dan Aykroyd, Huey Lewis, Kenny Rogers e The Pointer Sisters.

Il brano, pubblicato il 7 marzo, vinse il Grammy Award come "canzone dell'anno", "disco del'anno e "miglior performance di un duo o gruppo vocale pop". Vendute in totale 7.5 milioni di copie soltanto negli Stati Uniti, il progetto riuscì a raccogliere nel complesso 50 milioni di dollari.

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