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Morta a 73 anni Esma Redzepova, la Regina della musica gitana

È morta a 73 anni Esma Redzepova, una della maggiori cantanti di musica gitana, nonché artista che si è sempre battuta per i diritti delle donne.
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Esma Redžepova, foto di Albin Olsson (File:ESC2013 - Macedonia 05.jpg) [CC BY-SA 3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons
Esma Redžepova, foto di Albin Olsson (File:ESC2013 – Macedonia 05.jpg) [CC BY-SA 3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons

Esma Redzepova, una delle voci più note e amate della musica gitana è morta la scorsa notte all'età di 73 anni. La cantante è deceduta nella capitale della Macedonia dopo una malattia, stando a quanto hanno dichiarato i media locali, ripresi dall'Associated Press. La sua importanza era anche nell'appellativo con cui la Redzepova era nota, ovvero "La Regina della musica Gipsy", che si era guadagnata in decenni di carriera, coronati nel 2010 quando la cantante era stata inserita dalla National Public Radio (la radio pubblica americana) tra le 50 migliori voci al mondo. La cantante, stando al sito Sakam da kazam, sarebbe morta domenica scorsa, come dichiarato da membri della sua famiglia.

La carriera della cantante cominciò nei primi anni 50 e da allora non si era praticamente mai fermata, fino alla sua morte, diventando, negli anni la voce principale dell'ensemble del marito Stevo Teodosievski che si esibiva in concerti di musica romena e macedone, nazione per cui, nel 2013, partecipò all'Eurovision song contest, il festival musicale più visto della tv. La Redzepova aveva utilizzato la sua enorme popolarità per lottare contro il razzismo e i pregiudizi, per l'emancipazione delle donne di etnia rom, denunciando chiunque si mettesse di traverso alla sua carriera musicale solo perché donna. Col marito aveva adottato 48 bambini, garantendogli istruzione e un futuro.

Nota anche per i suoi look stravaganti, la cantante era dotata soprattutto di una voce potentissima, costruendo il suo successo su un repertorio di centinaia di canzoni, quelle in cui si univano, appunto, tradizioni macedoni e romene, senza far mancare la sua collaborazione agli artisti più giovani.

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