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Mondiali in Sudafrica 2010: la vuvuzela nella profezia dei Maya

Un blogger svela la vera profezia Maya: niente fine del mondo, bensì l’arrivo della vuvuzela.
A cura di Valentina Scionti
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Eccoci di nuovo qui a parlare di vuvuzela, e ancora una volta in versione ironica. Considerati gli eventi delle ultime ore che hanno avuto come protagonista il compianto Pietro Taricone, è forse il caso di sdrammatizzare la situazione.

In queste settimane vi abbiamo spesso parlato della vuvuzela, questo strumento tipico del tifo sudafricano che quasi all'improvviso si è trasformato in una vera e propria mania su scala mondiale. E così in barba soprattutto alle raccomandazioni dei medici che le sconsigliano vivamente in quanto pericolose per la salute, ecco che migliaia di vuvuzela hanno già invaso anche le nostre città e si preparano a fare la loro comparsa durante il campionato di Serie A.

C'è chi ha già pensato ad una parodia dai toni epici e tolkeniani per la vuvuzela. Ora, invece, è il momento di una rivelazione davvero sconcertante.

Dimenticatevi, infatti, la fine del mondo prevista per il 21 dicembre 2012: la vera sciagura prevista dal popolo Maya non era affatto quella, ma bensì la diffusione su scala mondiale proprio della vuvuzela.

Qualche settimana fa, infatti, durante la messa in onda di SuperQuark che trattava proprio della presunta fine del mondo prevista dai Maya, il blogger Popo Lucas ha avuto come un'illuminazione alla vista di alcuni dipinti risalenti proprio all'antica civiltà Maya: alcune trombette raffigurate in queste pitture, infatti, ricordano molto vagamente proprio la tanto temuta vuvuzela.

E così, se è ormai scientificamente provato come la fine del mondo prevista per il 2012 sia soltanto una bufala creata ad  hoc per creare il panico tra la popolazione, rimane pur sempre vero che l'avvento della vuvuzela è qualcosa di altrettanto terrificante.

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