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David Bowie sarebbe stato già cremato a New York

Il Daily Mail e altre testate riportano la notizia che David Bowie sarebbe stato già cremato a New York e che alla funzione non avrebbero partecipato amici e familiari (se non quelli più stretti)
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Getty Images
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I riferimenti ad ‘Ashes To Ashes', celebre canzone di David Bowie, contenuta in ‘Scary Monsters (and Super Creeps)' del 1980, è il più semplice riferimento discografico che si può fare dopo che alcuni media hanno dato la notizia della cremazione già avvenuta delle spoglie del cantante britannico morto l'11 gennaio dopo che un cancro al fegato lo aveva colpito circa 18 mesi fa. Il corpo del cantante, quindi, sarebbe stato cremato a New York in gran segreto, senza neanche la presenza degli amici più stretti e dei parenti, scrive il Daily, andandosene ‘senza clamori', come ha dichiarato al tabloid una fonte anonima che ha rivelato la volontà di non avere memoriali o cerimonie pubbliche: ‘Non ci sarà nulla. Nessun funzione pubblica o privata'.

Il testamento artistico di ‘Blackstar'

Sarebbe stato utilizzato il servizio di cremazione diretta offerto dal dipartimento della Salute dello Stato di New York sul cui sito si legge che, dopo l'accertamento del decesso, ‘il corpo viene trasferito nel luogo della cremazione, che avviene senza alcuna cerimonia religiosa' a una cifra che si aggira tra i 700 e i 900 dollari. Insomma, al clamore di una scomparsa avvenuta due giorni dopo il suo 69° compleanno e l'uscita di quello che col senno di poi si può tranquillamente considerare il suo testamento artistico, ovvero l'album ‘Blackstar', il Duca Bianco ha scelto di lasciare agli altri commemorazioni e rumore, dopo una vita vissuta senza seguire le mode, ma cercando di farle nascere, riuscendo a stare sempre un passo avanti agli altri. Un testamento che si nota ancora meglio nelle parole e nel video che accompagna il primo singolo estratto dal suo ultimo album, quel ‘Lazarus' che comincia con le parole: ‘Guarda quassù, sono in Paradiso' e del cui video lo stesso Bowie è protagonista, moderno Lazzaro, fasciato e a letto.

L'omaggio alla Carnegie Hall

Il 31 marzo era previsto, già prima della sua morte, un concerto omaggio alla Carnegie Hall di New York, con uno spettacolo intitolato ‘Music of David Bowie' che a seguito della notizia della morte del cantante si è trasformato in una commemorazione che vedrà salire sul palco artisti come Cyndi Lauper, The Roots e i Mountain Goat, ma dovrebbero esserci anche altri nomi grossi del panorama. Intanto, a fronte di biglietti che ormai hanno raggiunto cifre astronomiche a causa dei siti di seconda vendita (Billboard riporta che siano arrivati a 3000 dollari a fronte di una forbice iniziale che andava dai 48 ai 160) pare che gli organizzatori stiano pensando a un live streaming che dia a tutto il mondo la possibilità di seguirlo.

Il record su Vevo

La morte di Bowie ha fatto sì che la gente si riversasse su Youtube e Vevo per riscoltare le sue canzoni, al punto da stabilire un nuovo record: sono state, infatti, 51 milioni le visualizzazioni che l'intero catalogo del cantante ha fatto nella giornata dell'11 gennaio, battendo il record precedente che apparteneva ad Adele che il 23 ottobre scorso, giorno dell'uscita di ‘Hello', singolo di lancio del suo album '25' aveva toccato i 36 milioni di views.

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