“Bravi tutti”, Fedez contro l’affossamento del DDL Zan e Matteo Renzi
Non poteva mancare la posizione di Fedez contro la Politica che ha affossato il DDL Zan al Senato, dopo mesi e mesi di discussioni e tentativi di trovare un accordo pr farlo passare. Oggi il DDL è stato definitivamente affossato, per come lo conosciamo, approvando con voto segreto la tagliola su disegno di legge su proposta di Lega e Fratelli d'Italia e evitando che si arrivasse alla discussione degli articoli. Una scelta che ha fatto infuriare il cantante che nei mesi scorsi si era speso, mettendoci spesso la faccia e anche le forze social, per sensibilizzare sull'argomento.
"Bravi tutti, mi piace ricordarvi così, discussione in Senato in cui avete dato spettacolo – scrive nelle storie Fedez -. Un saluto al caro Renzi che ci ha trapanato i coglioni per mesi e oggi pare fosse in Arabia Saudita (Paese in cui l'omosessualità è accettata con un piccolo prezzo da pagare… la pena di morte). Ancora tante grazie". Alla storia si associa anche un tweet, sempre contro il leader di Italia Viva, che nei mesi scorsi si era raffreddato rispetto alò DDL Zan: "Ma il Renzi che si proclamava paladino dei diritti civili è lo stesso che oggi pare sia volato in Arabia Saudita mentre si affossava il DDL Zan? Per celebrare la libertà di parola organizziamo una partitella a scarabeo con Kim Jong-un? Gran tempismo".
Oltre alla notizia dell'affossamento del DDL, il rapper ha condiviso un vecchio intervento della Senatrice della Lega Raffaella Fiormaria Marin che metteva in dubbio la sostanza contro cui si scagliava il disegno di legge, ovvero che esistesse una violenza dettata proprio dall'orientamento sessuale delle persone: "Ma l'alibi si regge sul fatto che le persone non etero subiscano maggiormente violenze rispetto alle persone etero. Chi l'ha detto? Dove sta scritto? Siamo sicuri che gran parte di questi atti violenti siano esclusivamente messi in atto per ragioni di orientamento sessuale?".