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Viaggio in Europa con 10 artisti da non perdere (ASCOLTA)

Dieci paesi europei per dieci artisti che ne caratterizzano la scena musicale, da quelli più emergenti a gruppi storici della musica mondiale. Ecco una playlist da non perdere.
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Mogli e buoi dei paesi tuoi, certo, ma non dimenticate la musica. La musica dei paesi vostri conta molto nella conoscenza che in molti hanno di un paese, al di là di quelli che possono essere i luoghi comuni (pizza, mandolino e Modugno? Volaaaare!). Spesso è la musica la nostra mappa dell'Europa, legando paesi di cui sappiamo molto poco, cantautori, producer, dj e quant'altro serve a caratterizzare un luogo. A volte questa conoscenza è data da un viaggio fatto, altre dai racconti di un amico, oppure dalla radio o dalla nostra voglia di esplorare lo sconfinato mondo musicale, quello che si raffredda di fronte alle classifiche, luogo per antonomasia della “mancanza” e della “parzialità”, ma anche mezzo interessante per scoprire novità e chicche che c'eravamo persi. Immaginate, ora, di prendere una bella auto e di mettervi al volante per raggiungere un paese europeo, ma prima, però, volete scoprire quali sono i giovani (nuovi o meno) protagonisti della musica che hanno portato (o porteranno) i propri colori all'estero. Abbiamo immaginato un viaggio in giro per l'Europa a bordo di un'auto in particolare, la Ford Ecosport, perché grazie alla tecnologia SYNC con AppLink vi renderà più facile l'ascolto, permettendovi di controllare i dispositivi mobili con i comandi vocali avanzati. Quindi potete ascoltare la vostra musica, scegliere canzone/album/artista o anche ascoltare le vostre playlist preferite su Spotify, sempre con la massima sicurezza.

Cominciamo il viaggio e guidate con prudenza!

Belgio – Stromae

Patatine fritte e cioccolata? Se è solo questo che conoscete del Belgio, beh, è il momento che cominciate a cambiare idea. Per metà francofono (il sud) e per metà fiammingo (il nord) il Belgio ha una tradizione musicale non indifferente, qualunque sia il genere che scegliate. Jacques Brel? Ecco, a differenza di quello che pensano in molti, il cantautore non è francese, ma belga, così come la rock band dei dEUS, ma anche i maghi della dance ovvero i Soulwax (giusto per citarne qualcuno), il fenomeno del 2012 Gotye o “quelli di ‘Mad about you'” ovvero gli Hooverphonic. Ma a rappresentare al meglio quello che è il sound belga probabilmente ci pensa Stromae, il musicista di origini ruandesi che mescola suoni dance ed elettronici a testi cantautorali che si rifanno proprio a Brel. Il cantante di origini ruandesi ha conquistato il mondo e l'Italia col suo ultimo “Racine Carrée”, che ha seguito il successo del singolo del suo album d'esordio “Alors on danse”. Mescolando testi impegnati, che veicolano messaggi di uguaglianza e civiltà a un suono più elettronico Stromae è diventato uno degli ambasciatori del Belgio nel mondo.

Papoutai

Francia – Indila

La Francia è il paese che ha dato i natali a coloro che l'anno scorso sono stati il tormentone dell'estate, ovvero i Daft Punk, nonostante cantino in inglese. E se si parla di Francia, parlare di dance ed elettronica, soprattutto in questi ultimi anni è inevitabile. Il French Touch, infatti, ha caratterizzato gli anni '90 e non solo. Citarli tutti è impossibile, ma vi bastino alcuni nomi: Air, Bob Sinclair, Etienne de Crécy, Justice, Sebastien Tellier etc, senza citare il rock dei Phoenix, che hanno portato la Francia in cima alle classifiche di genere e dei Noir Désir, la delicatezza di Yann Tiersen o il cantautorato classico, come quello di Edith Piaf, George Brassens o quello più moderno di Dominique A, Benjamin Biolay. Per questo viaggio, però, abbiamo scelto una cantante che in patria ha un successo incredibile, ma che all'estero ancora non ha una fama enorme. Con circa 80 milioni di visualizzazioni su YouTube, Indila ha sorpreso tutti. Chissà che non sia la “Next Big Thing” d'oltralpe. Intanto ascoltatevi “Derniere Danse” e cercate di capire il perché del successo.

Derniere Danse

Inghilterra – Ed Sheeran

Nell'infinità delle possibilità che la storia inglese dava, abbiamo scelto Ed Sheeran, un nome di cui sentirete parlare molto nei prossimi anni, sempre che non lo conosciate già. Questa metà del 2014 è stato caratterizzato dal fatto che il suo ultimo album è stato il più venduto in meno tempo, portando questo giovane autore sulla bocca di tutti. Ed Sheeran dà il meglio nelle ballad chitarra e voce, ma i suoi album sono un mix di hip hop e funky e non è un caso che il singolo di lancio “Sing” sia prodotto da Pharrell Williams (ma tra i produttori dell'album compare anche un guru come Rick Rubin). Ed è proprio “Sing” il pezzo da ascoltare assolutamente.

Germania – Kraftwerk

Fino a non molti anni fa se avessimo detto Germania, centinaia di migliaia di ragazzine avrebbero cominciato a urlare pensando solo a loro, i Tokio Hotel, la band emo dei gemelli Bill e Tom Kaulitz, Georg Listing e Gustav Schäfer che fino a qualche anno fa dominava le classifiche. Qualche anno fa avremmo pensato agli Scorpions, mentre i più metallari avrebbero subito cantato qualche pezzo dei Rammstein. E cosa dire dei Fool's Garden? Con la loro Lemon Tree divennero le star di un'estate ma poi chi li ricorda più? La Germania è conosciutissima per la sua scena industrial (Einsturzende Neubauten), ma anche per il rock, con i bravissimi Notwist. Ma se si pensa alla Germania, forse il gruppo più noto e importante della storia sono i Kraftwerk, la band che ha dato una spinta fondamentale alla musica elettronica nel mondo. Visto che siamo anche in periodo di Tour De France, vi proponiamo la canzone omonima.

Islanda – Sigur Rós

Non ci crederete, ma la scena islandese è più viva che mai. Cosa potrà mai uscire da un'isola così piccola? E invece quello che succede in terra scandinava è sorprendente e non sono pochi i pezzi da novanta usciti in questi anni dall'Islanda. C'è Bjork, ad esempio, cantautrice e attrice per di Lars Von Trier, ma anche i Múm e gli Sugarcubes (di cui Bjork fu la cantante), senza contare le nuove leve che riescono a spaziare tra i diversi generi: ci sono il folk di Asgeir, le sonorità elettroniche dei Samaris, il rock degli Hialtalín o la voce di Ólöf Arnalds. E poi ci sono loro, i Sigur Rós. Se credete di non averli mai ascoltati probabilmente vi sbagliate e una canzone come “Hoppípolla” vi sarà entrata in testa guardando quel Sanremo del 2010, quando faceva da stacchetto per Antonella Clerici, oppure conoscerete “Brennisteinn” utilizzata come colonna sonora del trailer ufficiale del videogioco “Assassin's Creed IV: Black Flag”, solo per citarne un paio. Ma i Sigur Rós sono una band da headliner dei maggiori festival musicali del mondo. Questa è proprio “Hoppípolla”, non a caso il brano più ascoltato su Spotify.

Svezia – Avicii

“Mamma mia, here I go again, My, my, how can I resist you” cantavano gli ABBA, una delle band più famose della storia, non solo svedese. E proprio la Svezia, come tutti i paesi scandinavi hanno un'ottima tradizione musicale che spazia nei vari campi. Ci sono stati gli Ace of Base che vi hanno fatto sicuramente ballare e oggi ci sono i The Knife, ma se volete qualcosa di più pop e meno conosciuto vi consigliamo Jens Lekman. E che vogliamo dire delle Icona Pop che con “I Love It” hanno conquistato i club del mondo e, insomma, potremmo andare avanti per molto tempo (“The Hives”, “The Hellacopters”, i componenti della “Swedish House Mafia”, Peter Bjorn and John, Millencolin, etc). Non ce ne voglia nessuno di loro, ma oggi dire Svezia vuol dire Avicii che è diventato IL nome dell'elettronica mondiale. Il ragazzo svedese, infatti, è stato la Big Thing del 2013 grazie al suo album “True” spinto da singoli da centinaia di milioni di visite come “Wake Me Up”, “You Make Me”, “Hey Brother” e “Addicted to You”. Scoperto da Tiesto, in pochi anni Tim Bergling è diventato uno dei top dj al mondo e per la piattaforma di streaming Spotify è tra i giovani artisti più influenti nell’industria musicale. Non è un caso che a febbraio “Wake Me Up” è stata dichiarata la canzone più suonata di sempre sulla piattaforma, oltre a essere stata la piùà veloce a raggiungere i 100 milioni di play.

E queste è proprio “Wake Me Up”

Irlanda – U2

L'Irlanda non è solo U2. L'Irlanda non è solo U2. L'Irlanda non è solo U2. Possiamo ripeterlo all'infinito, certo, ma è la band si Bono Vox che rappresenta al meglio l'Irlanda nel mondo. Certo non sono gli unici, in questi giorni, infatti, è uscito il nuovo e apprezzatissimo album dei Manic Street Preachers, senza contare la notorietà di band come i Cramberries di Dolores O'Riordan, per non andare nel repertorio più folk e punk con i Pogues e i Floggin Molly o lo shoegaze dei My Bloody Valentine. Eppure nonostante i 30 anni di carriera gli U2 sono ancora sulla cresta dell'onda, rafforzando la loro importanza anche grazie all'enorme lavoro civile che la band e il leader in particolare porta avanti. La scelta di uno dei loro brani non è semplice, vista la vastità del loro catalogo e la quantità di hit che hanno scritto, quindi, ancora una volta ci affidiamo all'algoritmo di Spotify che dà “With Or Without You” come la canzone più ascoltata della band irlandese.

Austria – Conchita Wurst

Il nome di Conchita Wurst, sconosciuto in Europa fino a qualche mese fa, è scoppiato in tutta la sua potenza grazie all'ultimo Eurovision Song Contest, quando la transgender austriaca è apparsa vestita con tacchi, capelli lunghi e barba. Un look che ha affascinato e sconvolto molti, ma che ha avuto la sua efficacia nella costruzione di un personaggio che, però, ha nella musica il suo lato forte. Da sempre, infatti, Conchita – Thomas Neuwirth all'anagrafe – canta e da qualche anno usa questo alter ego. Con la sua “Rise Like A Phoenix” ha battuto la concorrenza europea aggiudicandosi quest'ultima edizione del contest e diventando un simbolo universale di uguaglianza. Ecco il pezzo vincitore del Contest.

Olanda – Tiesto

Non sono tantissimi (forse neanche tanti) gli artisti olandesi noti in Italia, ma se si parla di dance e musica elettronica, oggi, non si può prescindere dal dj e producer più importante di questi ultimi anni, ovvero Tiesto. Definito uno dei migliori dj degli ultimi anni (sicuramente uno dei più ricchi), aggiudicandosi anche una nomination ai Grammy e risultando primo per svariati anni nella “DJ Mag Top 100 DJ Ranking”, Tiesto è un punto di riferimento per tutto il clubbing mondiale e anche talent scout, visto che anche a lui si deve il successo di Avicii.

Questa è “Red Lights”

Scozia – Calvin Harris

Rihanna, Ellie Goulding, Florence Welch sono solo alcune delle artiste che hanno collaborato col dj scozzese Calvin Harris che con con i suoi video è stabilmente tra i Vevo Certified, ovvero quei video che hanno raggiunto i 100 milioni di visualizzazioni. Che siano sue o siano di altri con la sua colaborazioni, il pezzo sarà un successo (chiedere a Rihanna e alla sua “We Found Love”. Originario di Dumfries, questo ragazzo del 1984 è una certezza dei dancefloor mondiali con un aserie di Premi e nomination importanti (tra cui Brit e Grammy) alle spalle.

Questa è “I Need Your Love” con Ellie Goulding

Contenuto pubblicitario a cura di Ciaopeople Studios.
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