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La musica italiana (non) è morta #1: Selton, Cosma, Motta e Giorgieness

L’Italia è un Paese musicalmente vivo, anche se qualcuno vi dirà il contrario. Cercando nel vasto mondo indie e mainstream, infatti, sono molti gli artisti che hanno qualcosa da dire e riescono a trovare la strada giusta per farlo, eccone alcuni.
A cura di Francesco Raiola
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Ma è vero che la musica italiana è morta? Se si ascolta il rumore di sottofondo della chiacchiera musicale del Paese capiterà di doversi confrontare con una di quelle frasi che a furia di ripetere pare essere diventata, come per magia, una verità. Ma una di quelle verità che vanno bene per chi ama restare al rumore di sottofondo e non approfondire, per problemi di tempo, di voglia o di snobismo. Il Paese è vivo ed è variegato, ha, per la legge dei grossi numeri, cose migliori e cose peggiori, perle nascoste e fenomeni di costume, artisti in grado di cantare la quotidianità e strumentali in grado di poter competere sul campo internazionale. E così abbiamo scelto di provare a fare una segnalazione settimanale di artisti a cui vale la pena dare un ascolto e una possibilità. Questa settimana abbiamo scelto alcuni ritorni e/o esordi: c'è il ritorno degli italo-brasiliani Selton, tra Porto Alegre e Milano, c'è uno dei nomi più importanti della musica italiana di questi ultimi decenni, come quello di Vittorio Cosma e due esordi, quello dei Giorgieness e il ritorno, ma da solista, di Francesco Motta, voce e anima dei Criminal Jokers.

Selton

‘Lei viene dal nord, lui viene dal Sud' e dall'inizio di questo quarto album i Selton mettono ancora in chiaro chi sono, un gruppo (ormai) italo-brasiliano che ha i suoni che vengono direttamente dal Brasile e Loreto (Milano) in testa e nel titolo. Guidati dietro le quinte da Federico Gradogna dei Ministri e Tommaso Colliva, i Selton hanno registrato quest'album tra Milano, Brasile e Inghilterra selezionando solo quello che credevano fosse il meglio delle 25 tracce iniziali che avevano pronte. E Loreto Paradiso è un frullatore di suoni che mescola la Bossanova all'indie pop, passando per l'elettronica e ha un sapore incredibilmente estivo, anche nelle sue parti più malinconiche

Dopo tutti questi anni alla ricerca di quel luogo ideale per vivere, ci siamo resi conto che quello che dicono è vero : il paradiso è davvero agli occhi di chi guarda. Loreto Paradiso non è un luogo reale, è uno stato d'animo. Non possiamo dare la colpa al luogo in cui ci troviamo, se dentro stiamo vivendo in un inferno. Una volta che ti rendi conto di questo, inizi a riconsiderare le scelte, le convinzioni, la tua intera vita, e il disco parla di tutto questo. In poche parole, si tratta di rendersi conto che la vita è troppo breve per lamentarsi, che le nostre decisioni possono davvero fare la differenza, che possiamo sempre fare meglio, sta a noi

Vittorio Cosma

Vittorio Cosma è uno dei personaggi più affascinanti del panorama musicale italiano. Chi lo conosce parla di persona fantastica, chi lo ascolta non può che essere d'accordo almeno sulla musica che in questi anni il musicista, produttore, direttore d'orchestra a Sanremo, autore tv e radio e agitatore culturale ha creato e ha racchiuso in ‘La facoltà dello stupore'. Ha collaborato con Fabrizio De Andrè, PFM ed Elio e le Storie Tese ed è, tra le altre cose, uno dei 4 Deproducer (assieme a Gianni Maroccolo, Riccardo Sinigallia e Max Casacci), ma con quest'album, uscito due settimane fa, Vittoria Cosma mette assieme alcuni dei momenti musicali più belli di questi ultimi 10 anni che lo hanno visto incrociare il proprio destino con artisti molto diversi tra loro, da Elisa ad Howie B, passando per lo scrittore francese Michel Houellebecq, Eugenio Finardi, Vaghestelle o gli islandesi Valgeir Sigurdsson e Borgar Magnasson: forse il nome di Cosma, nonostante questi riferimenti, non vi dirà molto, ma forse appena sentirete le prime note del primo brano ‘La facoltà dello stupore' vivrete come una sensazione di déjà vu. Sì, perché i grandi autori sanno fare questo, farvi arrivare la loro musica, farla entrare dentro, come se fosse sempre stata là.

Motta

‘Prima o poi ci passerà' ripete in loop Motta, al secolo Francesco Motta, cantante e paroliere dei Criminal Jokers che arriva con il suo primo album solista ‘La fine dei vent'anni', che ha in ‘Prima o poi ci passerà' il primo singolo. Dopo essere stato al servizio della sua band e, in varie vesti, di artisti come Nada, Pan del Diavolo e Zen Circus arriva il momento del suo esordio solista, del racconto di questi vent'anni che finiscono e che decide di mettere nelle mani di uno dei produttori e cantautori più apprezzati di questi ultimi decenni, Riccardo Sinigallia, che ne caccia l'anima in un prodotto ‘generazionale', nella sua accezione più positiva.

Giorgieness

Dove sono le donne della musica italiana? Dove sono quelle rock? Ci sono, nonostante il nostro sia un Paese che sia musicalmente che letterariamente non valorizza il genere femminile (anche nel mainstream, come dimostrano le classifiche di questi ultimi anni), basta solo tendere le orecchie e ascoltare. Giorgieness è una di quelle. Uno dei nomi da seguire, se non l'avete ancora fatto, sicuramente una delle voci da tenere presenti nei prossimi mesi. La band di Giorgie D’Eraclea è arrivata al terzo singolo ‘Come se non ci fosse un domani', l'ultimo prima della pubblicazione del suo album d'esordio ‘La Giusta Distanza' che vedrà la luce l'8 aprile per Woodworm.

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