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Giovanni Allevi ritorna con Sunrise dopo 2 anni: “E’ stato un periodo buio”

La sua verve creativa era stata messa in ombra dalle critiche di professori influenti, uno su tutti Uto Ughi. Il compositore di Ascoli ha conosciuto una crisi durata due anni, ma dopo lo stop ha ritrovato la sua “alba”.
A cura di Laura Balbi
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allevi ritorna con sunrise dopo due anni di assenza

Giovanni Allevi ritorna con la sua "nuova alba" in Sunrise, un progetto pensato per violino e orchestra che arriva dopo due anni di stop dall'ultimo lavoro discografico del compositore marchigiano. Una pausa imposta dalla mancata ispirazione, un periodo buio per Allevi che si è trovato a fronteggiare critiche di maestri e professori della musica, uno su tutti Uto Ughi. Il "laureato dell'anno" racconta in un'intervista al Messaggero:

E' stato un periodo difficile, a tratti terribile, non lo nego. Dopo le critiche spietate di Ughi e tutto quanto ne è derivato non mi sentivo più in grado di scrivere musica. E' stata dura, soprattutto constatare come la mia creatività si sia azzerata a causa di quella esternazione gratuita, divenuta tristemente famosa, che ebbe su di me un effetto devastante, molto più insidioso di quanto potessi immaginare. Per un compositore la musica è un prolungamento dell'anima, e subire un giudizio così pesante sul frutto dell'immaginazione e della passione può andare a minare i fondamenti della personalità.

L'alba ritrovata dopo il buio – Un senso di vuoto che è durato malgrado Allevi proseguisse con il tour in Italia e all'estero, fino a quando in volo per il Giappone ha ritrovato l'ispirazione che credeva persa per sempre:

Credevo fosse finita e mi sono limitato a vivere di rendita suonando ovunque, senza esternare nulla, mi sono tenuto tutto dentro. Durante il tour in Giappone è arrivato il sogno sul volo per Osaka, ero in una casa del settecento buia, c'era una donna bellissima ed una colluttazione, forse proprio con lei. Mi sono svegliato come se fossi emerso da un pozzo profondo, ho fatto fatica persino a capire dove mi trovavo. Ma qualcosa di prodigioso era accaduto: avevo una melodia in testa. E' stato qualcosa di viscerale, una sensazione bellissima, ho pianto. All'atterraggio mi sono chiuso in albergo a scrivere. Era musica per violino! Un vero e proprio paradosso, un segno del destino.

Allevi ritrova l'ispirazione componendo per il violino – Proprio un segno del destino, considerando che la melodia immaginata da Allevi era realizzabile proprio con lo strumento di Ughi. Allevi non ha perso tempo e si è chiuso in sala di registrazione, per dare vita al suo nuovo lavoro che verrà presentato il 14 novembre prossimo al al Teatro Carlo Felice di Genova. Sunrise e i suoi 70 minuti di musica sinfonica, affidata alle mani di 60 professori del teatro lirico genovese, che Allevi desidera portare con se in tour. La soddisfazione di non essere considerato un eretico da tutti i professionisti del settore, ma anche apprezzato da molti, soprattutto giovani, che si congratulano e gli chiedono consigli:

Quella parte del mondo accademico che mi attacca ha in mano il potere mediatico ma non rappresenta la totalità. In realtà trovo molti musicisti che mi stimano e mi avvicinano senza però dare troppo nell'occhio. Ultimamente un giovane mi ha cercato chiedendo consigli poi alla fine ha aggiunto se il mio insegnante lo sapesse sarebbe la fine.Non so se questo album cambierà le cose, ma non mi importa molto. Quando compongo lo faccio per seguire il mio istinto, le esplosioni interne e le emozioni, e non per dimostrare qualcosa o convincere qualcuno.

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