Addio a Junior Murvin, autore della hit reggae “Police and Thieves”
Probabilmente "Police and Thieves" la conoscerete più nella versione dei Clash che in quella originale, scritta e cantata in falsetto dal cantante reggae Junior Murvin. Ma è a lui che si deve uno dei brani più amati del reggae mondiale. Il figlio di Murvin ha annunciato la morte del cantante avvenuta in un ospedale giamaicano ieri sera. Murvin aveva 67 anni e non sono ancora note le cause del decesso benché soffrisse da tempo di diabete e ipertensione per i quali era stato portato in ospedale giovedì scorso, ma sarà l'autopsia a chiarire quali sono state le cause.
Murvin cominciò come cantante in un hotel prima di trasferirsi a Kingston e registrare quello che sarà il suo brano più noto – prodotto da Lee ‘Scratch' Perry ai Perry's Black Ark studio di Washington Gardens – che spopolò prima in patria per poi farsi varco con qualche anno di ritardo anche nelle classifiche inglesi (1976) grazie al movimento punk che ne fece un proprio inno, soprattutto a seguito degli scontri che nel 1977 colpirono il Carnevale di Notting Hill. Divenne un inno al punto che fu bannata dalle radio perché, dissero le autorità, incitava alla violenza e alla ribellione giovanile.
Nel 1978 i Clash la riportarono in auge inserendola come cover nel loro album eponimo e anche Boy George trovò il tempo di rifarla nel 1998.
Ovviamente quella fu la sua canzone più famosa, ma Murvin pubblicò, oltre all'album omonimo, anche "Bad Man Posse", "Muggers In The Street", "Apartheid", "Signs And Wonders" e "World Cry".
Questo il testo del suo brano più famoso:
Police and thieves in the street, ooh yeah
Fighting the nation with their guns and ammunitions
Police and thieves in the streets, ooh yeah
Scaring the nation with their guns and ammunitions
From Genesis to Revelation, yeah
The next generation will be, hear me
All the crimes committed day by day
No one try to stop it, in anyway
All the peacemakers turn war officers
Hear what I say (via)