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XXXTentacion aveva firmato un accordo milionario prima di essere ucciso

Prima di essere ucciso, XXXTentacion avrebbe firmato un contratto da 10 milioni di dollari con la Empire, etichetta con cui aveva pubblicato il suo album d’esordio. Lo scrive il New York Times, che spiega che il rapper aveva già del materiale nuovo che, comunque, non potrà uscire prima di ottobre.
A cura di Redazione Music
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XXXTentacion
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Poche settimane prima di morire XXXTentacion aveva firmato un accordo da circa 10 milioni di dollari per il suo prossimo album, stando a quanto scrive il New York Times che ha avuto la conferma da tre fonti diverse. Nonostante il cantante fosse stato bannato da Spotify, la principale piattaforma streaming al mondo, e uno dei principali mezzi per ascoltare la musica, oggi, il giornale americano riporta che le contrattazioni erano continuate e la Empire, etichetta che lo aveva scoperto, pubblicando il suo primo album "17", ha specificato che la star della trap aveva un significativo numero di pezzi già pronti per il nuovo album, come spiegato dal fondatore della label Ghazi Shami che ha specificato che non erano ancora chiare le date per una possibile uscita e che non si è espresso sui numeri dell'accordo.

"A causa di una clausola sull'ultimo contratto di XXXTentacion, con una distribuzione del gigante Universal Music Group, il disco non può essere pubblicato fino al prossimo ottobre, nonostante le tipiche pressioni dell'industria per massimizzare quando il nome di un rapper è sulle prime pagine di tutti i giornali" scrive sempre il NYTimes. XXXTentacion, infatti, era la stella nascente della trap mondiale e pochi mesi fa, a marzo, aveva esordito in prima posizione della classifica degli album più venduti della settimana con il suo secondo album "?".

Alcuni problemi legali come accuse di violenza e i suoi testi avevano portato Spotify a bannare la sua musica dalla piattaforma, salvo reintrodurla poche settimane dopo. Il rapper è uno di quelli che tiene molto in conto i numeri online, dallo streaming a Youtube ed era rimasto molto colpito dal ban di Spotify, salvo rianimarsi quando era stato riammesso. E i numeri successivi hanno confermato il cantante come uno dei preferiti del genere: "Seisicuro di volermi mettere sotto contratto – avrebbe chiesto il rapper a Shami, il quale avrebbe risposto, come dichiarato da quest'ultimo al giornale: "Gli dissi ‘Credo in te, non credo nelle playlist che sono carine, ma tu sei un fenomeno'". XXXTentacion, che aveva solo 20 anni, è stato ucciso il 18 giugno scorso, mentre usciva da un negozio di motociclette e si pensa che l'omicidio sia avvenuto a seguito di una rapina finita male.

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