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Vittorio Sgarbi insultato, lascia il palco dell’Arena: “Non sapevamo fosse un omaggio a Battiato”

Nel bel mezzo della serata omaggio organizzata all’Arena di Verona per rendere omaggio a Franco Battiato, sono saliti sul palco Vittorio Sgarbi e Al Bano, non presenti nel cast della serata. Due minuti in cui il critico e il cantante sono stati fischiati e insultati. Sgarbi ha spiegato a Fanpage il perché della loro presenza sul palco.
A cura di Francesco Raiola
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Nel bel mezzo della serata omaggio organizzata all'Arena di Verona per rendere omaggio a Franco Battiato, sono saliti sul palco Vittorio Sgarbi e Al Bano, non presenti nel cast della serata. Due minuti in cui il critico e il cantante sono stati fischiati e insultati, col pubblico che ha urlato anche "fascisti", come ha ricordato il cantante di Cellino San Marco. Fanpage.it ha chiamato Sgarbi per farsi spiegare il perché si fossero imbucati sul palco, durante una serata del genere, e il critico d'arte ha spiegato che, in effetti, nessuno gliel'aveva detto che il concerto fosse in memoria di Battiato.

Onorevole Sgarbi, ci spiega quello che è successo all'Arena di Verona durante la serata in memoria di Franco Battiato?

È tutta colpa mia, ma è una cosa molto innocente, nel senso che io sono invitato, così come Al Bano e Iva Zanicchi, in un luogo meraviglioso che si chiama castello del Catajo a Battaglia Terme che è un grande castello, il più bello del Veneto. Un monumento del 1570 che io ho salvato da un centro commerciale di 400 mq chiamando Ministro, Sovraintendente etc. Ho salvato questo edificio e mi hanno dedicato una lapide in latino, quindi vado lì per essere premiato e trovo anche Al Bano, appunto.

E da lì come finisce all'Arena?

Verso le 22.15 tutto sembrava finito e io dico ad Al Bano che mia sorella (l'editrice Elisabetta Sgarbi, ndr) mi ha detto che c'erano gli Extraliscio e Morgan all'Arena e pensavo che fosse una cosa loro. Così partiamo e arriviamo alle 23 in punto, ci accolgono tutti e vediamo l'Arena piena, cosa un po' strana, ma ci diciamo che è una cosa bella. Ci salutano un po' tutti quelli che ci incontrano durante il percorso, ci sediamo compostamente, mia sorella ci porta qualcosa per coprirci perché faceva freddo, io vedo un po' di movimento e chiedo ai ragazzi davanti a me: ‘Ma che concerto è questo? Di Morgan?". "Macché Morgan" mi dicono e vedo Fiorella Mannoia, Eugenio Finardi… Fatto sta che i ragazzi ci dicono una cosa tipo "Oriente, Occidente", ma senza dirci nulla del tema, sicché dopo un po' arriva un collaboratore di Franz Cattini, l'organizzatore, che ci porta a salutare Mannoia, troviamo Finardi, Branduardi, Morgan, troviamo tutti, affettuosi, poi, insomma, c'è Al Bano che è un cantante…

Quindi, in questo momento siete dietro le quinte. E sul palco come ci finite? 

Perché incontriamo il conduttore, Umberto Broccoli, che ci dice: "Che bello vedervi qua, perché non fate un saluto?" e a quel punto volevo entrare con gli Extraliscio, ma lui ci dice che ci avrebbe chiamato lui e così durante il cambio palco, c'erano due minuti di spazio, ci chiama, saliamo sul palco e arrivano questi fischi, i "fascisti", i "vergognatevi".

La lapide in latino dedicata a Vittorio Sgarbi
La lapide in latino dedicata a Vittorio Sgarbi

Quindi, insomma, vi hanno invitati, non vi siete imbucati?

Ma certo, ci ha invitati Broccoli, ma a tutto questo lui ha detto due parole, era un po' imbarazzato, così io, che capisco l'antifona, dico due parole, che ero lì per ringraziare mia sorella e gli Extraliscio e non dico altro, tutti si aspettavano che reagissi ma non l'ho fatto. Quando usciamo sentiamo "Bravi, complimenti, siete stati volgari", ma non si capiva perché lo dicessero a un cantante tra i cantanti. Insomma, fossi stato solo io non sarei mai salito, ma essendo con Al Bano pensavo fosse una cosa logica. Dopo cinque minuti, parlando con Finardi e Pif, scopriamo che la serata è dedicata a Battiato.

Ah, quindi in tutto quel tempo in cui eravate state lì non avevate capito che c'era un filo conduttore della serata…

Certo che no, abbiamo pensato che fosse un concerto molto ben fatto. Però io ero fratello di Battiato, ha fatto tutte le musiche dei film di mia sorella, oggi gli ho dedicato una strada, chiunque sa che era mio amico, poi potevamo avere pensieri diversi, ma credo che fosse amico anche di Al Bano, di certo mio lo era moltissimo. E pure mia sorella si è incazzata con noi e ci ha chiesto perché fossimo saliti, eh, perché non sapevamo fosse per Battiato, se l'avessimo saputo… Questa cosa nasce in maniera del tutto innocente.

Lo ha scoperto troppo tardi.

Sì, ho scoperto solo alle 23.50 che era per Battiato, a quel punto, era mezzanotte in punto, dopo essere accolti affettuosamente dal pubblico, almeno quando camminavamo per l'Arena, siamo ripartiti e siamo tornati nel luogo della lapide. Quindi siamo stati contemporaneamente al Catajo e all'Arena di Verona.

Beh, vi siete beccati insulti senza motivo, quindi.

Devo dire, io non mi sono incazzato, Al Bano ha detto che non gli era mai capitato in vita sua, lo capisco, sa io sono abituato. Però la polemica non era né voluta, né provocata, è stato un fraintendimento. In un concerto normale ci avrebbero anche applaudito, ma una cosa su Battiato, che pure era mio amico, era per gente legata a una visione particolare.

Insomma, non sapeva nulla?

No, non sapevo nulla.

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